Chiesa della Madonna delle Grazie – Bevagna

La chiesa è posizionata su una collina e da li si ha una spelendida veduta della città di Bevagna.

 

Cenni Storici

Il Santuario della Madonna delle Grazie si trova in ambiente collinare circondato da oliveti e vigne in località Colpulito di Bevagna, lungo l’antico percorso viario della Flaminia.
La chiesa, la cui prima pietra venne posta il 16 gennaio 1583, fu edificata in risposta agli eventi miracolosi verificatisi ad opera della Vergine presso l’altura detta Colpulito, dapprima nel 1462 e successivamente nel 1582. Gli eventi si verificarono attorno ad una prodigiosa Maestà ove pare che un mietitore, soprannominato Bollone, ottenne dalla Vergine una miracolosa guarigione e successivamente a questo seguirono molti fatti straordinari.
Fortemente caldeggiata dal vescovo di Spoleto Pietro Orsini e dal delegato Apostolico di Perugia, cardinal Riario, che anch’egli gravemente malato, ottenne la salute per intercessione della stessa e partecipò di persona ad una grande processione per ringraziare la Madonna.
La costruzione del santuario risponde in realtà alla volontà della Chiesa cattolica di riaffermare la propria funzione di guida spirituale delle anime in un momento in cui la Riforma luterana aveva scosso alla radice i principi fondanti del Cattolicesimo. In questo stesso periodo numerosi altri santuari vennero difatti eretti in tutta Italia per rilanciare il culto delle immagini sacre, culto fortemente osteggiato dalla propaganda luterana.
Il progetto dell’edificio, all’interno del quale fu collocata l’immagine miracolosa della Madonna delle Grazie fatta affrescare all’epoca del primo evento miracoloso, fu affidato all’architetto perugino Valentino Martelli (1550 circa -1630) e ricalca le chiese da lui disegnate: Santa Chiara in Montefalco, Crocifisso in Todi, ecc, tre navate, con volta a cupola, edificio assai alto.
Prima di avviare i lavori, l’architetto realizzò un modellino ligneo della chiesa da presentare ai committenti, secondo un uso particolarmente diffuso durante il periodo rinascimentale, che tuttora si conserva nel Museo Civico di Bevagna.
L’edificio presenta una struttura a croce latina con tiburio ottagonale sormontato da una lanterna che ha sostituito la cupola prevista nel progetto originario. Il campanile è incompiuto. La facciata, in mattoni, è spartita da lesene binate con capitelli dorici; un fregio di arenaria ne scandisce orizzontalmente la parte inferiore dalla superiore, un tempo sormontata da un timpano. Nell’interno si conservano opere del XVI-XVII secolo. Fra queste l’altare maggiore del 1641, opera di Andrea Paganelli, ricco di marmi entro cui si apre l’immagine miracolosa della Madonna delle Grazie. Gli altri altari raccolgono opere del mevanate Ascensidonio Spacca detto il Fantino (Madonna di Costantinopoli con San Giuseppe e il committente; San Carlo Borromeo in orazione; Assunzione della Vergine).
Sisto V affidò il Santuario alla Compagnia della Misericordia di Bevagna.
 

Aspetto attuale

La chiesa ha subito lesioni per il terremoto del 1997 ma dopo i lavori effettuati è stata riaperta al culto ed è ancora meta di pellegrini e turisti che dalla collina si godono lo spettacolo del paesaggio e la frescura del parco anche quando è chiusa.
 

Fonti documentative

http://www.lamiaumbria.it/

http://www.paesaggi.regioneumbria.eu/

 

Mappa

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