Chiesa della Madonna della Sbarra – Panicale (PG)

La chiesa ospita il Museo degli arredi sacri.

 

Cenni storici

La chiesa della Madonna della Sbarra è situata all’esterno del castello di Panicale, in fondo al borgo che esce dalla Porta Fiorentina e in vista del lago, dove era il casello daziario dal quale prese il nome.
Ad un tri-vio di strade c’era un’edicola con una Maestà, che cominciò nel 1599 a fare miracoli dopo che un giovane liberò l’immagine dalle spine che la ricoprivano e la riparò dalla pioggia (Corsetti 1626).
I magistrati di Panicale fecero allora costruire una piccola cappella, perché vi si potessero celebrare le funzioni religiose; ma non cessando di crescere il numero dei fedeli e moltiplicandosi i lasciti per grazia ricevuta, nella primavera 1600 si dette inizio alla costruzione di un tempio più grande, che fu ultimato nel 1625.
La facciata in laterizio, con tre portali c cornici in pietra serena, segue modelli del Rinascimento toscano ed è datata 1638 sul portale centrale.
Una iscrizione sulla cornice marca-piano dichiara che l’edificio era sottoposto all’amministrazione perpetua della comunità.
L’interno è diviso in tre navate.
La navata centrale termina con un altare monumentale risalente alla fine del XVII secolo, sorretto da quattro gigantesche cariatidi e con l’icona miracolosa che raffigura una Madonna col Bambino e angeli, di autore ignoto del primo Quattrocento (forse 1415).
Contro la parete di facciata è addossata una cantoria con lo stemma di Panicale; la macchina dell’organo è di Adamo Rossi (1800).
Alle spalle dell’altare maggiore è un coro con stalli lignei.
Nelle navate laterali sono quattro altari in stucco, intitolati all’Immacolata Concezione, San Carlo Borromeo, San Francesco di Paola e San Francesco di Assisi.
La tela di Simeone Ciburri (Perugia, notizie 1591-1624) dell’altare di San Francesco presenta una veduta di Assisi con la basilica di Santa Maria degli Angeli in costruzione.
Sull’altare di San Carlo è una tela datata 1600 di Benedetto Bandiera (Perugia, notizie 1564-1634).
Di ignota provenienza sono le altre tele appese alle pareti.
 

Museo di arredi sacri

Al piano superiore, dietro la chiesa, in un umile spazio composto da cellette c’è il “Romitorio” ovvero il luogo dove risiedeva un eremita custode.
Questi locali dal 2003, e restaurati nel 2007/2008, ospitano i paramenti e le suppellettili liturgiche utilizzati nel corso dei secoli dalla Chiesa ed ora raccolti nel Museo per mostrare un patrimonio culturale, frutto della fede dei progenitori, destinato normalmente a rimanere nelle cassettiere e negli armadi delle sacrestie, un patrimonio che è il segno di un passato ricco di devozione e amore per le bellezza.
Tutti gli oggetti liturgici in essa conservati, sono espressione della devozione del popolo nei confronti dell’immagine mariana.
La chiesa è visitabile con una visita guidata prenotabile presso l’Ufficio turistico di Panicale.
L’itinerario proposto tiene conto degli, spazi obbligati (ricavati dalle piccole celle degli eremiti) e soprattutto della necessità di spiegare alle giovani generazioni e far ricordare alle meno giovani, come veniva allestito un altare, come si svolgeva un rito delle quarantore, come venivano realizzate e perché le statue devozionali.
Per una più omogenea lettura espositiva, il patrimonio culturale esposto non é solo quello di pertinenza della chiesa, ma proviene anche dalla Collegiata di S. Michele Arcangelo e dall’Istituto di S. Sebastiano, che lo hanno generosamente prestato.
 

Fonti documentative

Opuscolo esplicativo diffuso dall’ufficio Informazioni di Panicale.
Sabrina Caciotto ed Elvio Lunghi – Panicale in Umbria: il castello e il suo territorio – 2009 versione bilingue.
 

Mappa

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