Chiesa della Madonna del Verde – Atri di Cascia (PG)
Cenni Storici
La Chiesa della Madonna del Verde, già della Pietà, si trova fuori dell’abitato, tra Atri e Giappiedi e fu edificata, presumibilmente nella seconda metà del XVI secolo da Panfilo Nozi, inglobando una preesistente edicola votiva cinquecentesca contenete un affresco raffigurante la Pietà e oggetto di venerazione da parte della popolazione.
Il Lascaris nel 1712 la descrive ornata da una Crocifissione, una Trinità, Eterno che abbraccia il Crocifisso, tra vari Santi, una Pietà, Cristo deposto sulle braccia dell’Addolorata.
Aspetto esterno
L’esterno non presenta elementi di rilievo, il semplice portale è datato 1641, sopra si apre un piccolo oculo circolare.
Sulla parete sinistra si trova una porta secondaria.
Interno
Il piccolo interno è a navata unica voltata a botte, un sedile in pietra corre lungo le pareti, un’inferriata delimita l’area presbiteriale.
Sulla parete di sinistra due affreschi votivi sono opera della stessa mano, sul primo è raffigurata una Madonna col Bambino, il bimbo ha al collo una collanina di coralli, la Madonna tiene per mano un altro fanciullo, presumibilmente San Giovannino, che a sua volta stringe un’altra mano, forse della madre Sant’Elisabetta.
Il successivo affresco raffigura sempre una Madonna col Bambino, sono assisi su un trono tra le nuvole, dietro c’è un cielo stellato, a destra un alto campanile, in basso una fontana e, sulla destra il piccolo Committente inginocchiato; in basso si legge la data 1576.
Sulla parete di fondo in alto, sulla lunetta, sono affrescati un Santo barbuto, forse Santo Spes, San Pietro, al centro una Crocifissione col Cristo tra la Madonna e San Giovanni, San Paolo e lo stemma di Atri.
Al registro inferiore si trovano Santa Lucia, la Madonna col Bambino, poi, a destra della nicchia, una Trinità.
La serie di affreschi è probabilmente della stessa mano di quelli della parete sinistra.
La nicchia dell’edicola originaria è completamente affrescata con opere di ottima fattura della prima metà del Cinquecento, forse attribuibili a Francesco Sparapane.
Vi si legge la scritta: BENE. DECTO. SIA. CHI. DECOVI. PASSA. CHE. PIGLIA. LI……
Nella parete di fondo è raffigurata una Pietà, con a destra San Benedetto, a sinistra San Francesco e Santa Lucia.
Sulla volta un Cristo benedicente, infine a destra San Girolamo e San Pietro.
Fonti documentative
L. Gentili – L. Giacchè – B. Ragni – B. Toscano – L’Umbria – Manuali per il territorio – La Valnerina, Il Nursino, Il Casciano – Roma, 1977
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini