Chiesa della Madonna del Colle – Collescipoli (TR)
Cenni Storici
Nasce probabilmente attorno a un’edicola, contenente una venerata immagine di una Madonna col Bambino, opera di un anonimo del XV secolo, sopra cui fu costruita, probabilmente nel XVI secolo, una cappella.
Nella visita pastorale del vescovo Pietro Lunel, effettuata nel 1571, è definita “ampia e di magnifica struttura“, ma senza tetto da parecchi anni con vegetazione, anche legnosa, nata spontaneamente al suo interno.
Nel 1630, ad opera di Pietro Rapaccioli, padre del cardinale Francesco Angelo, come ricordato dalla lapide commemorativa, la chiesa fu praticamente ricostruita nella forma che vediamo oggi e la cappella originaria vi rimase inglobata.
Aspetto
La facciata è un esempio di architettura particolarmente raffinata: tripartita da lesene e finte arcate laterali, impostata su due ordini con cornicione aggettante, guglie laterali e campanile a vela con doppio fornice.
Fino agli anni ’70 del 1900 lo spazio prospiciente la Chiesa della Madonna del Colle era protetto da una tettoia a due spioventi, un riparo dalla pioggia offerto ai devoti.
La struttura, decentrata verso la parte sinistra della facciata, cadeva a ridosso di quella che doveva essere la cappella originaria e collegava l’edificio sacro all’abitazione posta di fronte.
La tettoia e la casa antistante furono smantellati negli anni ‘70 del 1900, in occasione dell’allargamento della sede stradale.
Interno
L’interno è a unica navata.
La prima cappella a sinistra è quel che rimane della precedente costruzione, è stato aggiunto un altare e da quella che era una volta la parete di fondo della vecchia cappella è stata rimossa l’immagine venerata, ora allocata sopra l’altare centrale e rimangono le figure di San Giuseppe e Sant’Antonio da Padova, aggiunti ad incorniciarla al momento dell’erezione della prima cappella.
Sempre a sinistra si trova l’accesso ad un disadorno ambiente, forse una sagrestia.
A terra, davanti all’altare una lapide, datata 1701, indica la sepoltura di Antonio Fenzonio, nipote del cardinale Francesco Angelo Rapaccioli.
Sull’altare principale si trova la sepoltura di San Guerrino Martire.
Sopra l’altare la venerata immagine della Madonna col Bambino, alle cui figure sono state aggiunte “crillande” d’argento in testa.
I due grandi quadri posti a sinistra e a destra dello stesso altare mostrano le immagini del Beato Benincasa Rapaccioli e della Beata Colomba di casa Guadagnoli, ritratta accanto a Sant’Agostino, San Francesco e altre figure.
A destra c’è una cantoria in legno, sorretta da travi, è presente una scala che ha sostituito quella originale, sopra vi era alloggiato un organo databile intorno alla fine del XVII secolo o all’inizio del XVIII secolo, restaurato nel 2012 e ora allocato nella collegiata di Santa Maria.
Grazie a Caterina Cortesi e Cristina Sabina per la collaborazione
Fonti documentative
Cristina Sabina – Collescipoli Cenni di microstoria economica e sociale dall’Età moderna al XX secolo. Saggi e documenti Edizioni Thyrus 2015
https://books.google.it/books?id=4kqM_O6WylcC&pg=PA726&lpg=PA726&dq=san+Guerrino+martire+collescipoli&source=bl&ots=aC_1RTAAyO&sig=rHBtblV8LDM4gqSug3d9e9f4Bg4&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiWprjxx-LPAhXISBQKHbcKBdMQ6AEIKDAB#v=onepage&q=san%20Guerrino%20martire%20collescipoli&f=false
http://bctdigitale.comune.terni.it/
http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=28394
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini
Autorizzazioni
Si ringrazia la Diocesi di Terni – Narni – Amelia per la collaborazione e per l’autorizzazione alla pubblicazione delle immagini.