Chiesa della Madonna degli Angeli – Città della Pieve (PG)


 

Cenni Storici

La chiesa francescana di Santa Maria degli Angeli ha avuto origine nel XIII secolo.
Sorge in aperta campagna, a due chilometri circa dall’abitato di Città della Pieve, lungo il tracciato dell’antico percorso di pellegrinaggio detta via Germanica di Stade, non molto distante dalla più famosa Via Francigena.
Attiguo ad essa era un piccolo convento o romitorio, ora adibito a casa colonica,dove risiedevano i Padri Eremiti dell’Ordine Francescano; lo utilizzavano come luogo di ristoro e di riposo per i pellegrini.
 

Aspetto esterno

La facciata principale è una torre impostata in aggetto al centro, ove si apre il portale d’ingresso in cotto, con forme gotiche, costruito con mattoni modanati:i fianchi degli stipiti presentano numerose incisioni, segni probabilmente lasciati dai pellegrini,sopra è posto un rosone, anch’esso in cotto.
In alto, per tutto il perimetro della chiesa corre una ricca decorazione a greca.
Al centro della facciata svetta uno snello campanile gotico a vela, a doppio fornice, in cui sono conservate due campane.
Sul fianco sinistro, nel XVIII secolo e seguenti è stato aggiunto un nuovo volume per fini abitativi.
 

Interno

La chiesa è ad una sola navata, con copertura a capriate, divisa in tre campate scandite da due grandi archi a sesto acuto in mattoni, posizionati in modo da dividere l’aula in tre parti quasi uguali.
L’abside è rettangolare.
Le piccole finestre monofore conferiscono una soffusa luminosità all’interno.
Le pareti sono decorate con affreschi tre-quattrocenteschi in gran parte con carattere di ex voto, ne doveva essere tappezzata tutta la chiesa.
Sulla controfacciata a sinistra dell’ingresso è effigiato un San Cristoforo, è significativo che il santo protettore dei viandanti sia, insolitamente, presente ben tre volte all’interno della chiesa, a testimonianza della sua funzione di luogo di sosta e ricovero dei pellegrini.
Sulla parete di sinistra, nella prima campata, Madonna in trono col Bambino e angelo reggitenda, affresco danneggiato del XIV secolo.
Segue un trittico raffigurante l’Annunciazione tra i santi Pietro e Paolo, probabile opera di Jacopo di Mino del Pellicciaio, pittore senese ricordato dal 1320 al 1396 in numerosi documenti, uno tra i più importanti divulgatori dei modi figurativi di Ambrogio Lorenzetti e di Simone Martini, operoso a Città della Pieve nella seconda metà del secolo XIV presso l’oratorio di San Bartolomeo.
Sul pilastro dell’arco vi è un’altra raffigurazione di San Cristoforo, dai caratteri molto arcaici, probabilmente dell’inizio del secolo XIV.
Nella seconda campata vi sono due raffigurazioni della Madonna in trono col Bambino, anch’esse opera di uno sconosciuto pittore locale del secolo XIV.
Sulla parete di fondo al registro superiore sinistro Natività, sotto Papa Urbano V; a destra, al registro superiore, Madonna in trono col Bambino tra i santi Pietro e Paolo, sotto è presente uno stemma dipinto, probabilmente del committente.
Nella parete destra al registro superiore della prima campata è affrescata un’altra Annunciazione, sotto Gesù Bambino.
Sul pilastro dell’arco vi è un’altra raffigurazione di San Cristoforo, a far da pandant con quello della parete opposta.
Al registro superiore della seconda campata sono raffigurate Santa Lucia e Santa Illuminata, si legge la data MCCCCXXIII.
Al registro inferiore Madonna in trono col Bambino, tra i santi Antonio abate e Caterina d’Alessandria, con sotto la piccola figura della committente; segue una raffigurazione di Santa Mustiola, patrona di Chiusi, riconoscibile dall’anello.
Chiudono la parete destra al registro superiore San Leonardo e committente, sotto Sant’Antonio abate, molto danneggiato, riconoscibile solo dal bastone.
Nella controfacciata destra, al registro superiore, un Angelo annunziante, mancante della Madonna, sotto tre piccole raffigurazioni della Crocifissione, molto danneggiate.
 

Fonti documentative

https://necrologie.repubblica.it/chiese/provincia-69-perugia/2386-chiesa-della-madonna-degli-angeli/descrizione#tab

http://www.primapaginachiusi.it/2018/10/le-giornate-del-f-a-i-altre/

 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Mappa

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