Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo – Portaria di Acquasparta (TR)

E’ la chiesa parrocchiale all’interno del castello.

 

Cenni Storici

È posta all’interno delle mura presso la porta Spoletina, così chiamata per indicare l’antica via per Spoleto ai pellegrini provenienti da Roma lungo la via Flaminia.
L’edificio sorge sui resti della primitiva chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo di cui si vedono ancora alcune parti residue, come il bell’arco che si trova adiacente all’ingresso della chiesa attuale.
La sua origine risale ad alcuni decenni dopo il mille, per la sua costruzione fu usato materiale asportato dalla città di Carsulae.
L’attuale impianto è frutto di più ristrutturazioni, che hanno conferito alla chiesa un aspetto seicentesco, il campanile è un’aggiunta di tale periodo.
L’Arciprete Floridi nel 1623 arricchì la sacrestia di alcuni mobili antichi di legno pregiato.
Nel 1854 l’edificio fu ingrandito, fu abbassato il pavimento e furono asportate le ossa dai sepolcri sistemati poi nell’ossario del convento di Santa Caterina.
 

Aspetto esterno

L’esterno è caratterizzato da una rustica facciata in pietra: sopra la semplice porta quattrocentesca è inserita la fronte di un cippo funerario carsulano con un’ampolla centrale e due vasi ansati ai lati.
Ancora sopra, entro un’edicola, evidenziata da una cornice in pietra si trova un affresco, risalente al XV-XVI secolo, raffigurante la Madonna sopra i Santi Filippo e Giacomo.
Le figure dell’affresco, in pessimo stato di conservazione, sono di difficile attribuzione.
Alla sinistra si trova l’epigrafe in cui compaiono i nomi dei due Santi a cui è dedicata la chiesa:
HOC TEMPLUM DIVIS PATRONIS PHILIPPO ET IACOBO DICATUM.
L’imponente campanile che torreggia dietro la chiesa fu edificato intorno al seicento.
Sulla parete esterna sud della chiesa parrocchiale si trova un bassorilievo in pietra a forma di tabernacolo,risalente al XIV-XV secolo, con tutta probabilità conservava un antico manufatto a scopo devozionale.
 

Interno

L’interno è a navata unica, con altari di stile barocco addobbati da un ricco corredo sacrale originale del seicento.
Nel primo altare di sinistra è posta una tela raffigurante San Michele Arcangelo tra santi.
Nel secondo altare di sinistra è posta una statua della Madonna col Bambino.
Sull’altare maggiore una tela raffigurala Madonna Assunta tra angeli e i santi Filippo e Giacomo.
Nel secondo altare di destra, di ricca fattura barocca, è allocata una tela raffigurante la Sacra Famiglia tra Santi.
Nel primo altare di destra, entro una bella mostra lignea si trova una statua di Sant’Antonio da Padova.
Sopra la cantoria si trova un pregevole organo, è stato ristrutturato nel 1991 grazie all’iniziativa del Lions Club di Terni con la consulenza dell’organista di fama internazionale Wijnand Van de Pol ad opera della ditta specializzata Pinchi di Foligno.
L’organo risale al 1796 ed è un’opera originale dell’organaro Aldobrando Fedeli erede di una famiglia di organari marchigiana.
Aldobrando costruì l’organo nella chiesa di San Gerolamo in Posterula ad Amelia e fu trasportato nel 1862 a Portaria quando fu acquistato dai Padri Agostiniani di San Gemini in quanto fu costruito originariamente per la chiesa di San Giovanni Battista.
 

Fonti documentative

Edicole sacre: Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo. Sito realizzato dalla Comunità montana dei Monti Martani, Serano e Subasio,http://www.montagneaperte.it/edicolesacre/acquasparta-portaria-chiesa-dei-santi-filippo-e-giacomo-acq029/
Portaria. Sito web del Comune di Acquasparta, http://www.comune.acquasparta.tr.it
Carlini, F. “Portaria e Macerino. Immersi nel verde delle Terre Arnolfe“. Il Risveglio. Periodico di informazione dell’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia. n.3 settembre 2012. p.7
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Da vedere nella zona

Castello di Portaria
Museo Antonio Dolci
Chiesa della Madonna dell’olivo
Convento di San Pietro
Tomba romana
 

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