Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo – Mezzanelli di Massa Martana (PG)


 

Cenni Storici

La piccola chiesa è situata in cima alla frazione di Mezzanelli, appena sotto l’antica rocca.
La sua costruzione risale al secolo XIII, una chiesa dedicata a San Giacomo è, infatti, documentata a Mezzanelli fin dal 1277, ma più volte rimaneggiata e modificata nella struttura architettonica la chiesa non conserva più nulla dell’originale assetto romanico.
Nel novembre 1574 il visitatore apostolico Don Pietro Camaiani ordinava il risanamento dell’intonaco nella tribuna absidale e la realizzazione di un affresco raffigurante la Crocifissione tra la Madonna e San Giacomo.
Nel 1597 il visitatore Possevino, per conto del Vescovo Angelo Cesi, ordinava di demolire l’altare dedicato alla Madonna del Rosario, di risarcire il tetto della chiesa e di bonificare la parete posta a ridosso della Rocca con la costruzione di un profondo canale che potesse permettere il de flusso delle acque ed impedire la risalita di umidità.
A partire dal 1640, oltre a quello del SS. Rosario, è ricordata anche l’esistenza di un altare dedicato a San Carlo Borromeo, la cui immagine era dipinta alla parete, come ricordato anche in un inventario del 1726.
Nel frattempo la chiesa era stata oggetto di ulteriori lavori come, ad esempio, la definitiva sistemazione strutturale e l’abbellimento degli altari presenti al suo interno, primo tra tutti il maggiore, dove era stata collocata la tela raffigurante i Santi Filippo e Giacomo che indicano il Santissimo Sacramento alle Amine del Purgatorio, opera firmata e datata del pittore Giacinto Boccanera di Leonessa (1724), attivo nel primo quarto del Settecento anche a Massa Martana e Todi.
Forse in tale occasione furono ricoperti tutti gli affreschi della parete absidale.
Problema costante che affligge la chiesa è la risalita dell’umidità nelle pareti in corrispondenza del presbiterio.
Il vescovo Girolamo Formaliari nel giugno 1748 ordinava di risanarla.
Nel 1784 sono documentati pagamenti a favore di certo mastro Matteo per imbiancare e decorare la chiesa.
Altri lavori di risanamento sono stati effettuati nel 1815 e dal 1848 al 1852.
Tra il 1910 e il 1932 sono eseguiti importanti lavori di ristrutturazione, che conferiscono alla chiesa l’aspetto attuale.
 

Aspetto esterno

La facciata si presenta oggi intonacata, priva di ornamenti, con un finestrone rettangolare posto sopra il portone.
Il campanile, posto sulla destra, è a vela a doppio fornice.
 

Interno

L’interno è ad aula, intonacata e decorata, coperta a falde sorrette da archi diaframma a tutto sesto, poggianti su paraste tuscaniche decorate a grottesche.
Il presbiterio quadrato, introdotto da una balaustra in legno, è voltato a botte e termina in una piccola abside semicircolare; l’altare maggiore è realizzato in muratura, stuccata e decorata, mentre i due altari laterali, realizzati all’inizio del secolo scorso, sono in marmo.
Nella cantoria lignea in controfacciata è alloggiato l’organo.
La pavimentazione è realizzata con mattonelle di graniglia cementizia nell’aula, in cotto fatto a mano nel presbiterio.
Sull’altare di sinistra, dedicato alla Madonna del Rosario, è allocata una tela del tardo XVII secolo raffigurante la Madonna del Rosario tra i Santi Rocco, Domenico, Caterina e Antonio abate.
In una successiva nicchia è inserita una Madonna di Lourdes acquistata nel 1918.
Di seguito, racchiusa tra due fasce decorate a greche è affrescata una figura non riconoscibile, molto deteriorata, sotto un vaso di fiori.
Sull’altare maggiore si ammira un pregevole crocifisso ligneo, proveniente dal Monastero della Santissima Annunziata di Todi e acquistato nel 1910.
La volta a botte e la parete d’altare erano interamente affrescate, si intravedono a malapena sulla prima la Colomba dello Spirito Santo e sulla seconda i frammenti di una Natività e di un’Annunciazione affiorare al di sotto del mal ridotto intonaco.
L’abside era ornata da un affresco raffigurante la Crocifissione tra la Madonna e San Giacomo, datato 1575, ne rimane ben poco.
Sulla parete di destra, racchiusa tra due fasce decorate a greche è affrescata una figura non riconoscibile, molto offuscata, sotto un vaso di fiori.
Di seguito è appesa la tela, già posta sull’altare maggiore, che raffigura i Santi Filippo e Giacomo che indicano il Santissimo Sacramento alle Amine del Purgatorio, opera firmata e datata 1724 del pittore Giacinto Boccanera di Leonessa.
Nell’altare di destra è una tela raffigurante la Madonna Assunta tra Santi.
Sulla parete di destra si apre una cappella ove è affrescata una Madonna del Rosario.
All’angolo tra la parete di destra e la controfacciata si trova un bel fonte battesimale in pietra.
Nella controfacciata affiorano resti di affreschi quattrocenteschi.
Si auspica un restauro della decorazione a fresco che appare di un certo interesse, ma ad oggi è in pessime condizioni e quasi interamente illegibile.
 

Fonti documentative

FRANCESCO CAMPAGNANI – La chiesa dei SS. Filippo e giacomo nei secoli in Opuscolo realizzato in occasione della riapertura al culto della chiesa dei SS, Filippo e Giacomo di Mezzanelli avvenuta in data 09 febbraio 2019.
NESSI- CECCARONI, Da Spoleto a Massa Martana, Spoleto, 1978.
CARLO RIDOLFI Massa Martana Dalle origini al terzo millennio Editrice la Rocca 2009
PIETRO CARUSO, Massa Martana. Il suo territorio, la sua gente, ieri ed oggi, 2000;

https://necrologie.repubblica.it/chiese/provincia-69-perugia/6561-chiesa-dei-santi-filippo-e-giacomo/descrizione#tab

 

Nota di ringraziamento

Si ringrazia la Diocesi di Orvieto-Todi per la disponibilità e per aver concesso le autorizzazione alla pubblicazione.
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Mappa

Link coordinate: 42.728272 12.564358

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