Castello Castiglion Ugolino – Perugia (PG)
Cenni Storici
Sulla sommità di un colle, tra Parlesca e Rancale, sopra La Bruna, con la quale è collegato da una ripida strada, si staglia questo castello di origini antichissime. La prima menzione del luogo si ha nell’anno 1189 quando Ugolino feudatario del castello fece atto di sottomissione a Perugia che rinnovò nel febbraio del 1190.
Nel 1274 e nel 1279 Ugolinus de Castiglione divenne podestà di Gubbio.
Ai piedi del castello posto in posizione altamente strategica venne costruito nel 1275, secondo il Pellini, un ponte sul fiume Tevere.
Settanta anni dopo però il ponte sembra non esistere più; infatti in uno statuto del comune di Perugia dell’anno 1342 si legge “ordenamo che se faccia un ponte dal castello de Castiglion ugolino en giù lo ditto fiume del Tevere”.
Nel 1282 come castrum era sotto la giurisdizione del contado di porta Sant’Angelo e contava ben 65 fuochi, pari a circa 325 abitanti. La suddivisione del contado perugino in fuochi serviva a stabilire la tassa (focatico) che ogni località doveva inviare a Perugia per soddisfare il salario del capitano del Comune: tale tassa nel 1281 era pari a 3 soldi a fuoco, ognuno dei quali comprendeva circa 5 abitanti.
Nel 1370 i Golini (Ludovico di Taddeo e suo figlio Bartolomeo) si ribellarono a Perugia, passando sotto la protezione papale. I magistrati perugini assalirono il castello, difeso strenuamente da Gilberto Brunamonti della Serra, genero di Ludovico, il quale dopo qualche giorno si arrese per mancanza di acqua e vettovaglie. Il maniero subì ingenti danni.
Nel 1377 Castiglion Ugolino con Ascagnano e Poggiomanente formò un unico stemma e una sola comunità, confederandosi contro Perugia e ospitando una guarnigione di fuoriusciti. Perugia inviò un contingente di soldati regolari che presero il castello, mentre gli insorti, insieme ad alcuni esponenti della nobile famiglia, vennero incarcerati.
Nel 1383, però, per ordine dei magistrati, il castello fu demolito.
Nel secolo XV perse progressivamente d’importanza fino a toccare nel 1499 le 100 persone.
Nel secolo XV era feudo di Agamennone I Arcipreti, figlio di Giacomo, che vi possedeva terre per quasi 15 ettari. Avviato alla carriera militare sin dal 1424, egli aveva fatto fortuna militando a fianco di Braccio Fortebracci, per il quale conquistò la città di Jesi; il 28 agosto 1433 fu nominato cavaliere dall’imperatore Sigismondo di Lussemburgo.
Ambasciatore presso Eugenio IV (1431-47), che lo nominerà governatore di Città di Castello nel 1443, fece ritorno a Perugia due anni dopo diventando frate dell’Osservanza di San Francesco.
All’interno del castello si trovava un ospedale dedicato a Sant’Egidio, dipendente dall’ordine Gerosolimitano.
Nel 1600 passò sotto la giurisdizione eugubina.
Aspetto attuale
Oggi l’antico castello è completamente distrutto, infatti si trovava poco più in alto dell’attuale, e non ne è rimasta alcuna traccia.
A pochi metri più a valle, però, si possono ammirare una costruzione fortificata con torre di avvistamento sulla valle del Tevere e un complesso privato (recentemente restaurato).
Di fianco campeggia la chiesa dedicata a Santa Maria Maddalena, insieme ad altre chiese circostanti ora scomparse, apparteneva già dal XIV secolo alla lontana Abbazia di Marzano in alta valle del Tevere.
Fonti documentative
Castelli Fortezze e Rocche dell’Umbria di Daniele Amoni edizioni Quattroemme 2010
turismo.comune.perugia.it
Nota
Ringrazio Francesco Brozzetti per aver fornito buona parte della galleria fotografica.
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