Castiglion della valle – Marsciano (PG)
Cenni Storici
La più antica notizia che abbiamo del castello risale al 1163 quando l’imperatore Federico Barbarossa conferma nel suo diploma imperiale il possesso di una parte di questo castello ai benedettini di San Pietro di Perugia.
La storia del castello è legata a quella della chiesa di S. Giovanni Battista, originariamente fuori le mura, sempre gestita direttamente dai benedettini.
Fu più volte attaccato da Braccio Fortebracci; una prima volta nel 1411 lo espugnò non essendo stato capace di farlo arrendere in seguito a trattative, però una volta occupato non infierì contro i Perugini tanto che permise loro di andarsene.
Questo comportamento irritò i Perugini che con un’ordinanza emessa dal Consiglio generale il 21 gennaio 1412, dopo che il castello era stato ripreso da questi ultimi, punirono gli abitanti costringendoli a non vendere o alienare beni ad alcuno senza il consenso del Comune.
Poco dopo il castello fu nuovamente occupato da Braccio; ma questa volta i castiglionesi si comportarono meglio, perché quando nel 1413 il castello tornò ad essere ripreso dai perugini, il Consiglio della città, in data 3 aprile dell’anno seguente, revocò la punizione inflitta due anni addietro, ridonando agli uomini del castello la libertà di vendere ed alienare le loro proprietà a loro gradimento.
Gli uomini di Castiglione chiesero più volte ai priori di consolidare le mura ed castello, e furono anche in questo esauditi, anzi per far procedere più speditamente i lavori elessero tre soprastanti con piena autorità d’imporre dazi e imposte nei confronti di tutti coloro che avevano abitato nel castello e che avessero potuto trarre qualche beneficio dalla sua riedificazione.
Nell’anno successivo (1416) Castiglione insieme ai vicini castelli di Pieve Caina, S. Apollinare, S. Biagio e Monte Vibiano si arrese nuovamente al Fortebracci.
Nel 1450 il 21 di ottobre il Consiglio generale, accolse le suppliche degli uomini del Piegaro e di Castiglione della Valle e concesse la somma di 200 fiorini per impiegarla nella costruzione di un ponte sul Nestore.
L’anno seguente si costruì nel castello un pozzo per pubblica utilità, e il Consiglio ordinò che per sopraintendere a tal lavoro fossero eletti dal Magistrato due camerlenghi, con facoltà di spendere fino a 30 fiorini, “e ciò coll’imporre un testatico e una tassa o collettaa sopra le case esistenti dentro il castello e sopra i terreni nel suo distretto”
Nel 1553 papa Giulio III con suo Breve diretto a Pietro Paolo Oradini concedette a costui un torrione del castello con facoltà di fabbricarci sopra.
Il medesimo Ordini però rinunciò a questa concessione restituì tutta la proprietà nelle mani del Magistrato.
Il castello fu alternativamente assegnato a Porla Eburnea e a Porla S. Susanna.
Cosi nella descrizione dei castelli e delle ville del contado e distretto di Perugia fatta nel 1380, Castiglione della Valle fa parte di Porta S. Susanna; mentre nel 1428, creati i Capitani del Contado, fu tassato per 6 fiorini onde contribuire allo stipendio del Capitano di Porta Eburnea.
Nuovamente lo vediamo assegnato a Porta S. Susanna nel terzo volume degli Statuti Perugini insieme ai castelli di Pieve Caina e a quello di S. Biagio della Valle.
Aspetto
Il castello conserva buona parte delle mura perimetrali e alcune torri, i vicoli interni hanno mantenuto l’aspetto medievale.
In una nicchia entro la porta di accesso al castello si conserva un affresco del XVI secolo in pessimo stato di conservazione e necessita di urgenti interventi di restauro
L’affresco molto probabilmente raffigura la Madonna della Misericordia, tema iconografico tra i più ricorrenti nel territorio Marscianese.
Le Madonne della Misericordia nel Marscianese
Le Madonne della Misericordia rappresentano una tipologia particolare della devozione alla Madonna, caratterizzata
dalla funzione protettrice in tempi calamitosi, di cui il territorio marscianese può vantare alcune immagini di pregio.
Nei diversi borghi circostanti Marsciano ricorre il tema iconografico della Madonna della Misericordia, opere murali o su tela in cui la Vergine appare tra gli angeli con il mantello aperto a raccogliere sotto la sua protezione la moltitudine implorante dei fedeli.
Realizzate tutte in un arco di tempo limitato che va dall’ultimo quarto del XV sec. alla prima metà del XVI, furono commissionate per placare l’ira di Dio, attraverso l’intercessione della Vergine, a seguito delle gravi epidemie di peste che colpirono Perugia e il suo contado a partire dal 1475.
Elencando i dipinti presenti nel territorio ricordiamo:
L’affresco di Tiberio d’Assisi nella parrocchiale di Cerqueto, proveniente dalla chiesa del Crocifisso e di cui resta soltanto il volto.
La tela di Pieve Caina datata 1528 e attribuita a Michelangelo di Maestro Matteo.
La tela nella chiesa di S. Maria delle Grazie di Olmeto datata 1525 di autore ignoto.
L’affresco staccato nella parrocchiale di Mercatello, proveniente dalla cappella della Madonna delle Piagge non più esistente, fino a qualche decennio fa antistante l’attuale parrocchiale; l’opera di scuola legata all’ambiente perugino è di Michelangelo di Maestro Matteo e risale al 1525.
L’affresco di S. Maria delle Grazie in Marsciano situata nel quartiere di Tripoli, datato 1479 il cui autore è tuttora ignoto.
Percorso delle Madonne della Misericordia nel Marscianese
Chiesa di Mercatello
Chiesa di Pieve Caina
Chiesa di Olmeto
Chiesa della Madonna di Tripoli
Chiesa di Cerqueto
Fonti documentative
Ascenso Riccieri – Memorie storiche del Comune di Marsciano fino a tutto il secolo XVI – 1814
https://it.wikipedia.org/
http://www.comune.marsciano.pg.it/