Castelvecchio – Preci (PG)
Cenni Storici
L’insediamento di Castelvecchio sorge su un dosso e, nonostante il nome, non presenta oggi tracce di fortificazione.
La sua natura di castello, certamente fondato in epoca tardo medievale (secoli XIII-XIV), oltre che dal toponimo, è attestata dalla sua posizione, dalla quale si domina il paesaggio della Valle del Campiano e della Valnerina e dai caratteri morfologici del nucleo.
Le porte di ingresso poste sui due lati maggiori corrispondono agli antichi percorsi per Corone a sud e per Saccovescio a nord, attraverso colle San Martino.
Nell’abitato di forma quasi rettangolare, con strade a scacchiera, e dalla edilizia assai compatta si conservano tre chiese, la più importante anche per le sue antiche origini è quella di San Giovanni Battista.
Esisteva già nel 1253, anche se nel corso dei secoli a causa di profondi rimaneggiamenti, riferibili soprattutto ai secoli XVI e XVII, ha perso quasi del tutto ogni elemento originario.
La chiesa per ovviare al dislivello del terreno su cui è stata costruita presenta due porte di ingresso, una sulla via superiore e l’altra su quella inferiore su cui è riportato inciso l’anno 1400.
All’interno si ammira una tavola raffigurante una Madonna in trono con i Santi.
Il dipinto del 1589 è attribuito ad Antonio Carocci, artista nursino molto apprezzato nel corso della sua attività.
Altra pregevole opera conservata nella chiesa è una statua lignea che rappresenta Sant’Anna.
Fu eseguita nella prima metà del ‘400 da un artista Umbro condizionato dagli influssi della scultura veneta.
L’unica testimonianza delle origini antiche rilevabile nella chiesa è un bel capitello gotico scolpito nell’anno 1434.
Tra le suppellettili liturgiche spicca un pregevolissimo calice in argento del 1600.
La Chiesa della Pia o di Santa Maria, conosciuta anche come Madonna della Pieve, è stata identificata con l’antica pieve di Santa Maria de Lutovino di Monte San Martino.
Il portale della Chiesa della Pia ad arco ogivale, il concio decorato riutilizzato per il capitello della volta a crociera e gli altri resti dell’edificio primitivo hanno carattere trecentesco.
Non lontano dal paese, in una suggestiva posizione, sorge la piccola Chiesa della Madonna della Cona o dello Posatoro.
Fonti documentative
FABBI A. (1963). Preci e la valle Castoriana. Documentario storico-artistico della diocesi di Norcia. 1963
FABBI A. Guida della Valnerina: storia e arte / Abeto (PG), presso l’autore, 1977
GENTILI, GIACCHÈ, RAGNI, TOSCANO, L’Umbria – Manuali per il territorio – La Valnerina, Il Nursino, Il Casciano – Edindustria Roma, 1977
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
Da vedere nella zona
Chiesa della Madonna della Cona o dello Posatoro