Castello Rustichelli – Ponte Pattoli (PG)

Il castello è di proprietà privata.

 

Cenni Storici

Il castello, in parte coperto da una fitta vegetazione, si incontra lungo la strada che sulla sponda destra costeggia il Tevere in località Prozzonchio, nelle vicinanze di Ponte Pattoli.
Il castello di “Rustichelli” si suppone sia stato edificato intorno al 1100.
Il complesso fortificato in stile romanico gotico è affiancato da una piccola chiesa, aggiunta nell’ottocento con un accesso esterno al castello, la quale presenta un bizzarro campanile a ventaglio biforato, posizionato sopra l’abside tondeggiante.
Le prime notizie risalgono al 1154, anno in cui ne risultava signore Raino di Rustichelli e da qui il nome del castello stesso.
Dalle Carte dell’Abbazia di Valdiponte si legge:
Raino di Rustichelli, proprietario dell’omonimo Castello sito vicino a Ponte Pattoli, vende insieme al figlio Martino, alla Chiesa di Ponte Pattoli rappresentata da Simone Cappellano ministro dell’Opera del Ponte e da Boncio, una pezza di terra nella piana “Merici all’arenaria” al prezzo di 14 denari inforzati, cioè non slabrati, lisci e ben rotondi“.
Nel 1376 i priori concessero a Civitella Benazzone il privilegio di tenere ogni domenica un mercato al quale potevano partecipare, tra l’altro, anche gli uomini di villa Prozonchio.
Nel 1410 Braccio Fortebracci pose una guarnigione di soldati a difesa del Ponte di Pattolo.
Nel ‘400 il castello e le tenute circostanti appartenevano agli Armanni Della Staffa.
Falcino e Cherubino I Armanni erano i fratelli di Elisabetta, prima moglie di Braccio Fortebracci.
Il castello fu ereditato da Bartolomeo I di Felcino, passò quindi al figlio Cherubino II che lo trasmise al primogenito Baldassarre I, marito di Caterina Tomacelli, figlia di Andrea e di Agnese II Trinci.
Nel 1462 Ermanno Francesco di Baldassarre I ereditò buona parte della proprietà; nel 1484 passò ai Baglioni per il matrimonio tra Baldassarre II di Ermanno Francesco e donna Agnesina Baglioni.
Gli Armanni Della Staffa per tutto il ‘400 ebbero un notevole incremento patrimoniale, specialmente nelle partite rustiche che dalle iniziali 65 passarono nel 1496 a 249.
Nel 1503 Egidio di Simone di Rustichelli ottenne la cittadinanza perugina nel rione di porta Sole.
Infine nel volume dei “Consigli e Riformanze” anni 1609-10-11 dell’Archivio di Stato di Perugia è stata rintracciata una pergamena in cui Nicolaus Rustichellus è presente con il suo emblema dorato tra i dieci Priori che governarono nell’anno 1611.
Attualmente il complesso è di proprietà privata e appartiene all’architetto Stefano Gasparri e alla signora Lavinia Baglioni.
 

Aspetto

Nella parte est del complesso si trova un bellissimo originale ingresso, che costituisce la parte più antica, suggestiva ed interessante, purtroppo non rilevabile perché è di proprietà privata.
Ci limitiamo quindi a descriverlo con le parole di chi l’ha visitato ed in questo caso riporto le parole di Don Onorio Antonini: “Passando sotto un arco a tutto sesto si entra in un atrio dalle mura spesse, con molte feritoie, bei portali a tutto sesto alternati con altri a sesto acuto”.
La torre risale al XII secolo ma è stata mozzata e ridotta della sua altezza.
La parte sud delle mura è abbellito da eleganti beccatelli.
Tutta la fortezza è costruita sulla punta avanzata del colle che domina la vasta pianura tiberina, da cui era facile scorgere l’avvicinarsi dei nemici.
 

Fonti documentative

O. Antonini – Castelli, Monasteri, Ville ed Eremi dell’Alta Valle Tiberina appunti per un itinerario – 1991
Vittorio Donato “Le più antiche carte dell’Abbazia di S. Maria in Valdiponte“, anni 969-1170 (pubb. Istituto Storico Italiano per il Medioevo).

https://www.medioevoinumbria.it/edifici-storici/castelli-e-fortezze/castello-rustichelli/

D. Amoni – Castelli Fortezze e Rocche dell’Umbria – 2010
 

Mappa

Link coordinate: 43.186200 12.416328

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>