Castello di Viceno – Castel Viscardo (TR)
Cenni Storici
Sorge a circa 500 metri sul livello del mare, su di un colle da cui domina le valli del Paglia, del Romealla e del Bellocchio.
Fu uno dei castelli più agguerriti dei Monaldeschi della Cervara.
Forse è stato eretto ove era un antico colombaio etrusco, poi ha avuto una frequentazione romana, come attestato dalla lapide “Vicesimum“, dalla quale Viceno probabilmente prese il nome.
Le prime notizie risalgono all’875 e sono relative all’antichissima chiesa di San Quirico.
Intorno all’anno 1200 fu costruita la seconda chiesa a metà del colle dedicata a San Nicola, attorno ad essa si sviluppa poi il borgo.
Il 5 Aprile 1287 il parroco don Pietro presta nelle mani del vescovo Francesco Monaldeschi giuramento di obbedienza e riverenza.
Fu fortificato nel secolo XIV, dopo la morte di Manno dei Monaldeschi della Cervara, durante le lotte tra i vari rami della famiglia.
Nell’agosto 1328 Ludovico il Bavaro con parte delle sue truppe, mentre il grosso assediava Orvieto, mise a ferro e fuoco il Castello di Viceno.
Nel corso del XIV secolo parteggiò per i Marcorini, che appoggiavano Papa Urbano VI, contro i Mufatti, sostenitori dell’antipapa Clemente VII.
Nel 1495 Viceno chiuse le porte a Carlo VIII, le cui truppe, dopo due giorni di cruenta battaglia, furono costrette ad abbandonare l’assedio, dopo aver subito consistenti perdite.
Nel 1503 i Savelli, signori di Benano, in lite con i Cervara, incendiarono Viceno e i territori circostanti.
Nel 1611 il castello si dette gli statuti comunitari.
Agli inizi del XVII secolo il Castello passò ai Simoncelli, altra nobile famiglia di Orvieto.
Nel 1646 Viceno fu acquistato dal marchese Orazio Spada per 18.000 scudi e da quel momento è entrato sotto la giurisdizione civile di Castel Viscardo.
Per il castello di Viceno ha inizio la decadenza:si abbatterono le mura di cinta, furono demolite le quattro torri quadrate e ridimensionata la bella torre rotonda.
La Chiesa del castello, consacrata a San Quirico, fu sconsacrata e chiusa.
Il castello rimase vuoto,silenzioso e abbandonato.
Nel 1816 e nel 1817 Viceno risulta essere un luogo baronale compreso nel territorio del Governo distrettuale di Orvieto, nella Delegazione di Viterbo.
Nell’archivio comunale di Castel Giorgio è stata rinvenuta documentazione prodotta dalla Comunità di Viceno dal 1824 al 1827, periodo in cui, evidentemente, dipendeva da tale Comunità, cui erano sottoposte, già dal 1817, anche Benano, Monte Rubiaglio e Castel Viscardo.
Nei riparti territoriali del 1827 e 1858 figura, invece, come appodiato di Castel Viscardo, di cui, attualmente, è una frazione.
Nota
Testo di Silvio Sorcini, foto di Francesco Raggetti e Andrea Bovo
Fonti documentative
GIULIANI LUCA Nel mio piccolo loco… : Il Castello di Viscardo e le sue fornaci Castel Viscardo, 2009
LEONI BENITO I Quattrocento anni della parrocchia di Viceno
MONALDESCHI DELLA CERVARA MONALDO Comentari historici Venezia 1584
https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=45866
http://www.comune.castelviscardo.tr.it/zf/index.php/storia-comune