Castello di Torreorsina – Terni

Antico borgo medievale, arroccato su di un colle che domina la bassa Valnerina.

 

Cenni Storici

Antico borgo medievale, arroccato su di un colle che domina la bassa Valnerina.
Le sue origini si fanno risalgono all’XI secolo quando, dopo la distruzione del castello di Collestatte per mano di un esercito al soldo dell’Abate di Farfa, alcune famiglie si trasferirono sul vicino Colle Santa Maria, costruendo un agglomerato che prese il nome di Villa Sanctae Mariae.
Distrutto nel 1264, durante le lotte tra guelfi e ghibellini, nel 1270 la Comunità di Collestatte dona al ducato di Spoleto il poggio con i ruderi di Santa Maria per erigervi nuove fortificazioni.
Attorno alla torre superstite, le poche famiglie rimaste costruirono il Castrum Turris, che dal 1271, insieme a Collestatte, diviene un unico feudo retto dalla famiglia Orsini del ramo di Castello.
Nel 1586 Corradino Orsini duca di Bomarzo concede al borgo un proprio sigillo con stemma araldico, composto da una torre sormontata da una rosa con intorno la scritta TVRRIS VRSINAE.
Nel 1627 Turris Ursinae ottiene l’autonomia da Collestatte e per tre secoli tiene liberi Consigli.
Torre Orsina rimane in mano degli Orsini di Castello fino al 1640, quando Orazio Orsini vende la sua parte di feudo ai Guidi di Bagno; nel 1656 passa poi ai Mattei-Orsini, duchi di Paganica, e successivamente al Conte Cerbelli di Nepi, che lo cede nel 1752 ai conti Manassei di Terni.
Questi avevano già dal 1662 acquistato la metà della giurisdizione su Collestatte e Torre Orsina, nelle parti di proprietà degli Orsini di Monterotondo, dei Sassatelli di Imola, dei Valignani di Chieti e dei Savelli di Roma.
È aggregato, nel 1927, al Comune di Terni.
L’economia della frazione dipendeva, in passato, dalla coltivazione dei campi, dall’allevamento e dalla coltivazione degli ulivi.
Dopo la seconda guerra mondiale la popolazione del borgo ha spostato il proprio interesse verso l’industria e verso la città di Terni.
Con l’istituzione dell’area protetta del Parco fluviale del Nera, nel 1995, c’è stata un’inversione di tendenza della popolazione locale che è tornata a guardare cautamente all’agricoltura specie a quella di tipo biologico.
Il paese ricorda e festeggia due santi patroni: San Rocco e San Teodoro martire.
Le celebrazioni religiose e commemorative iniziano il 16 agosto con San Rocco e si concludono una settimana più tardi con San Teodoro. Durante questi sette giorni di festa il borgo affianca ai riti religiosi momenti di allegria e convivialità con le rievocazioni storiche in costume del ‘700, con spettacoli e degustazioni culinarie.
 

Aspetto

Il nucleo medievale si sviluppa in forma ellittica con vicoli e caratteristici archi che si diramano a partire dal fulcro centrale costituito dall’antica parrocchiale di Santa Maria de Turre, oggi chiamata Sant’Antonio.
Nel Borgo costituito da palazzi costruiti tra il XVI e il XVIII secolo spicca il Palazzo feudale innalzato dagli Orsini, ma il cui aspetto settecentesco si deve alla trasformazione voluta dai Manassei con uno splendido salone nobile completamente affrescato intorno al 1765, con vedute di Collestatte e Torre Orsina e, sulla piazzetta il Casino Manassei costruito nel 1778 con un orologio a sei ore sul fastigio.
Sul colle superiore da cui si gode la veduta panoramica della Cascata delle Marmore, e di tutti i paesi limitrofi che sorgono lungo la valle del Nera, è stato realizzato un museo all’aperto con tredici opere scultoree di Aurelio de Felice, nativo di questi luoghi.
Ai piedi dell’abitato, nella valletta compresa tra Collestatte e Torre Orsina si trovano un antico lavatoio e i ruderi della Chiesa di Santa Maria in Valle, costruita nel 1600 dalla famiglia Bordoni col titolo di Santa Maria dei Bifolchi. Di dimensioni insolitamente grandi per una chiesa campestre, ne rimangono oggi le imponenti rovine, impraticabili per la fitta vegetazione che le avvolge e sostiene.
 

Fonti documentative

FABBI A. Guida della Valnerina: storia e arte / Abeto (PG), presso l’autore, 1977
FABBI A. Storia dei comuni della Valnerina Abeto (PG), presso l’autore, 1976
FAUSTI L., I Castelli e le ville dell’antico contado e distretto della città di Spoleto, Editoriale Umbra, Perugia, 1990
FAUSTI L., Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo, Archivio per la storia ecclesiastica dell’Umbria, Foligno, 1913
GUERRINI GIUSEPPE Le Chiese di Santa Maria Spoleto 2007
Hydra studi sull’area naturale protetta regionale Parco Fluviale del Nera – Autori Vari, a cura di Miro Virili Edizioni Thyrus 2008
SANSI A., Storia del Comune di Spoleto, Accademia Spoletina, Spoleto, 1876

https://it.wikipedia.org/wiki/Torreorsina

https://www.iterni.it/fu-la-fuga-dalla-morte-creare-un-borgo-magnifico-terni/

 

Nota di ringraziamento

Si ringrazia il sig. Andrea Giardi, per l’interessante e attento lavoro di ricerca, ampiamente utilizzato per la compilazione di questo testo.
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini
 

Da vedere nella zona

Castello di Collestatte
Chiesa di San Liberatore – Collestatte
 

Mappa

Link coordinate: 42.571565 12.734705

Rispondi a Andrea Giardi Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>