Castello di Taizzano – Narni (TR)

 

Cenni Storici

Il Castello di Taizzano fin dai tempi dell’antica Roma è stato un luogo strategico di avvistamento e difesa per la città di Narni, infatti, la sua posizione dominante sulle gole del fiume Nera, permetteva di essere collegamento visivo con la città di Narni e i suoi punti di difesa.
Punto nodale anche per la via Flaminia che in quella zona aveva molti diverticoli.
Inoltre era un ottimo “ripetitore” per tutti i punti di avvistamento della vallata che seguiva il corso del fiume Tevere verso Roma, diventando punto d’informazione per molti altri castelli della zona come Borgaria, Vigne, Guadamello, Montoro e altri.
Creando una rete di comunicazione visiva, che poteva essere utilizzata sia di giorno che di notte, permettendo di avvisare per tempo la città di Narni ed il resto dei castelli dell’arrivo di potenziali nemici.
Oltre che luogo di difesa, per l’amenità del suo territorio, Taizzano fu utilizzato dai romani, come luogo di piacevole villeggiatura, creando una rete di ville romane in cui gli antichi, venivano a villeggiare, per fuggire, allora come oggi, dal caos della grande metropoli di Roma.
Nel XII secolo risulta essere annoverato tra i castelli le cui rendite sono raccolte dalla Diocesi narnese.
Il nome, probabilmente, deriva da Fundus Tatianus.
Nel 1229 si ha la notizia che offriva un cero per la festa di san Giovenale, patrono di Narni, confermandone la soggezione: fino al 1600 rimangono tracce di questa devozione.
Nel XV secolo il cardinale Giuliano Della Rovere, futuro papa Giulio II, possedeva un casale in zona.
La storia di Taizzano è fortemente legata alla famiglia Cesi, per il fatto che il Vescovo Romolo Cesi, nella seconda metà del millecinquecento vi elesse la sua dimora, restaurando l’abbazia di Sant’Angelo in Massa e arricchendo la chiesa parrocchiale.
Il Dominio collettivo di Taizzano preesisteva di diritto fin dal 1816, ma formalmente non era stato mai costituito.
La Sacra congregazione del buon governo l’11 maggio 1816 aveva, infatti, ordinato che fossero assegnati in enfiteusi i terreni comunitativi del castello agli uomini e all’università dietro il pagamento di un canone.
Il 20 agosto dello stesso anno fu stipulato un contratto tra il Comune di Narni, rappresentato dal gonfaloniere e i massari del castello di Taizzano, con cui veniva concesso l’uso dei beni in perpetuo agli abitanti di detto castello.
Nel 1878 il municipio di Narni riprese il possesso dei beni, ma il 2 agosto 1895 la Giunta degli arbitri di Terni riconobbe la proprietà enfiteutica degli abitanti di Taizzano.
L’ente fu formalmente costituito nel giugno 1896.
Lo amministravano un presidente e quattro consiglieri.
Il primo statuto-regolamento fu approvato il 24 ottobre 1902.
Il Dominio collettivo è ancora in attività.
 

Aspetto

Allo stato attuale si trovano poche tracce visibili del castello o delle sue mura.
 

Fonti documentative

BOLLI GUERRIERO L’Abbazia di S. Angelo in Massa nel castello narnese di Taizzano Narni 2002

http://www.taizzano.it/

http://www.turismonarni.it/ita/19/territorio/

http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=30866

 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Da vedere nella zona

Chiesa di San Martino
Abbazia di Sant’Angelo in Massa
Chiesa della Madonna delle Treie
Chiesa di Santa Maria Annunziata
Chiesa di Santa Pudenziana Narni (TR)
Castello di Borgaria – Narni (TR)
Antico porto di Stifone – Narni (TR)
 

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