Castello di Santo Chiodo – Spoleto (PG)
Cenni storici
La zona di Santo Chiodo (che poi sarebbe San Claudio, deformato dal dialetto spoletino), distesa lungo la pianura alluvionale del Marroggia, un tempo era la migliore zona irrigua di Spoleto, scelte inopportune l’hanno trasformata in una squallida zona industriale, dove le fabbriche chiuse fan premio su quelle aperte, in una commistione tra ciminiere ed abitazioni dove però sopravvivono alcuni interessanti casali, testimonianza di una cultura contadina ormai scomparsa da tempo dalla zona, distrutta irrimediabilmente dal cosiddetto progresso.
La piana era attraversata dalla vecchia e transitata via di comunicazione tra San Nicolò de Marrubia e il diverticolo romano Spoleto – Carsulae.
Attiguo all’abbandonato stabilimento della Minerva è ancora attivo il vecchio casale Massaccesi.
Poco più avanti, sulla sinistra, si trova uno dei più interessante edifici della zona, un incompiuto castelletto del XVI secolo, già dei conti Pila, un tempo circondato da un fossato e tuttora munito di ponte levatoio.
L’accesso originale avveniva tramite un ampio portale con archi rincassati in cotto.
La facciata è interamente attraversata da robusta cornice formata da grossi mattoni a mezzo tondo allineati, le finestre ad arco sono anch’esse in cotto.
Tornando indietro e proseguendo, sulla sinistra si incontra il Mulino Marignoli, di origini medioevali, ma molto rimaneggiato.
Sulla destra il Casale Tiberi, dotato di un originale torre colombara cilindrica.
Altri torri colombare si incontrano lungo il percorso che conduce alla Chiesa di Santo Chiodo, davanti alla quale si trovano i resti di un’interessante tomba a sacco romana.
Fonti documentative
ANGELINI ROTA G. Guida di Spoleto e del suo territorio, A.G. Panetto e Petrelli, 1929
GENTILI L., GIACCHÉ L, RAGNI B., TOSCANO B L’Umbria, Manuali per il Territorio. Spoleto, Roma, Edindustria, 1978
MANNI ANTONELLA CRISTINA, Spoleto dagli antichi percorsi alla viabilità contemporanea, associazione Amici di Spoleto 2005
NESSI-CECCARONI, Da Spoleto a Sangemini, Itinerari Spoletini 3, Spoleto, 1975
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
Da vedere nella zona
Chiesa di Santo Chiodo (ex S. Claudius)