Castello di San Valentino – Scheggino (PG)
Cenni Storici
Castello di poggio in posizione dominante sulla valle del Nera (m.272), sorto come villa dipendente dal feudo abbaziale di San Pietro in Valle.
Si può ancora individuare qualche traccia delle opere di fortificazione realizzate verso il 1453, dopo la concessione ottenuta dal Comune di Spoleto di cingere con mura l’intero abitato, ora diradato per effetto dei terremoti e dell’abbandono.
Il piccolo centro non ha mai avuto autonomia amministrativa ma dipendeva dal castello di Caselli, di cui ha seguito tutte le vicissitudini storiche, mentre dal punto di vista religioso dipendeva dalla pieve di Civitella.
Nel 1712, all’epoca della visita pastorale del Lascaris contava 74 abitanti.
Di gran pregio è la piccola Chiesa romanica di San Valentino, santo patrono degli innamorati.
Nonostante il degrado il piccolo castello mantiene il suo fascino ed è ricco di interessanti soluzioni edilizie spontanee.
Fonti documentative
FABBI A. Guida della Valnerina: storia e arte / Abeto (PG), presso l’autore, 1977
FABBI A. Storia dei comuni della Valnerina Abeto (PG), presso l’autore, 1976
FAUSTI L., I Castelli e le ville dell’antico contado e distretto della città di Spoleto, Editoriale Umbra, Perugia, 1990
FAUSTI L., Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo, Archivio per la storia ecclesiastica dell’Umbria, Foligno, 1913
GENTILI, GIACCHÈ, RAGNI, TOSCANO, L’Umbria – Manuali per il territorio – La Valnerina, Il Nursino, Il Casciano – Edindustria Roma, 1977
GUERRINI G.,Le chiese di Santa Maria
PALMIERI A Statistica dello Stato Pontificio, tipografia Forense, Roma 1859
Sacra visita di Carlo Giacinto Lascaris vescovo di Spoleto, 1715, in Archivio Storico Diocesano di Spoleto
Sacra visita di Pietro de Lunel vescovo di Gaeta, 1571, in Biblioteca Comunale di Foligno
SANSI A., Storia del Comune di Spoleto, Accademia Spoletina, Spoleto, 1876
SANSI A., Studi storici, Accademia Spoletina, Spoleto, 1869
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.