Castello di San Sisto – Todi (PG)
Cenni Storici
La prima notizia della località si trova in un documento del 1218 che ricorda l’erezione di una chiesa dedicata a San Sisto che poi appartenne ai monaci di San Leucio.
Il castello, che sorge adiacente al luogo di culto, fu eretto nel 1396 sulle rovine di un più antico insediamento militare, sicuramente posto a difesa della chiesa e del fiume Tevere che scorre nei pressi.
La vicinanza con Porchiano accomuna le due località con le più significative vicende storiche che hanno caratterizzato il territorio, almeno fino al secolo XVII.
Nel dicembre 1494 Camillo Vitelli, al comando di un reggimento di Carlo VIII (1470-1498) sceso in Italia alla conquista del regno di Napoli, si accampò vicino a San Sisto con tutto il suo esercito; dopo aver riposato e rifocillato i suoi armati che si macchiarono di saccheggi e distruzioni nel territorio, Camillo partì alla volta dell’Italia meridionale.
II Vitelli, valoroso e intrepido militare, è ricordato per aver caldeggiato la creazione del corpo delle milizie degli archibugieri a cavallo.
Morì nel 1496 durante l’assedio di Circello (Benevento) colpito da un masso lanciato da una donna.
Nel ‘600 il castello passò sotto la giurisdizione della Chiesa che lo rivendette alla famiglia Nocioni, ricchi latifondisti terrieri: all’epoca venne diviso in San Sisto di sopra (comprendente il castello) e San Sisto di sotto dove era attivo un mulino per il grano.
La parte di sopra subì altre due divisioni; una parte pervenne ai conti Carosi di Todi.
Questa fu ereditata dalla contessa Maria Vittoria Carosi che sposò Carlo Grondona, medico condotto e storico di chiara fama, autore del volume Todi storica e artistica, opera ampliata e ristampata nel 1997 dal figlio Marco, docente di Storia della Musica all’Università di Pisa.
Successivamente è stata venduta a privati.
L’altra parte, invece, comprendente l’antica torre, già appartenuta ai Pica Martinozzi, negli anni ’60 dello scorso secolo è stata acquistata dal signor Orlando Todini che ha provveduto con un sapiente restauro a ridarle la bellezza e l’imponenza del passato.
L’intera struttura attualmente è ripartita fra più proprietari che occupano ognuno porzioni dello stabile, una parte, che comprenda anche la chiesa, è stata adibita a Residenza d’epoca.
Chiesa di San Sisto
Accanto all’abitazione si trova un’antica chiesa in pietra, attualmente sconsacrata, di epoca romana.
All’interno presenza di antiche volte a crociera e di elementi originari e archeologici (acquasantiere, altare, statue e un antico affresco) tutti dedicati a San Sisto.
Tra il casale e la chiesa c’è l’ex sacrestia, attualmente adibita a cantina.
Fonti documentative
D. Amoni – Castelli Fortezze e Rocche dell’Umbria -2010
http://luxforsale.it