Castello di Salviano – Baschi (TR)
Cenni storici
Antico e suggestivo castello, dominante l’antico percorso romano verso il Lazio e la Tuscia.
Alla fine del 1200 vi risiedevano 29 famiglie con oltre 140 persone.
Intorno alla metà del XIV secolo Ciarfaglia dei conti di Baschi espugnò e saccheggiò il castello.
Nel 1390 Todi lo affidò ai nobili di Salviano, già massari del castello.
Nel XVII secolo del castello era rimasto solo il cassero.
Da allora il borgo fu soggetto a varie dominazioni, i Cenci di Roma, i Graziani di Perugia, i conti di Baschi i Petrignani e, da ultimo,i Principi Corsini di Firenze cui ancora appartiene.
Nel 1810, unico dei castelli della Massa di Civitella, è classificato come semplice villaggio, fu poi aggregato al comune di Baschi.
Chiesa di San Giovanni Battista
Posta all’interno del castello, di stile tardo romanico, risale probabilmente alla prima metà del secolo XIV.
Non è, infatti, citata nelle Rationes decimarum e il primo documento in cui se ne ha documentazione è il Catalogus del 1399.
Inizialmente era titolata a Santa Maria e aveva un unico altare dedicato al Battista, di cui in seguito assunse il nome.
L’abside è a terminazione tronca, la facciata si presenta oggi disadorna, col portale romanico la cui lunetta doveva essere affrescata, ma nulla ne rimane.
In asse col portale si apre un finestrone rettangolare; il campanile, probabilmente più tardo, è a vela a doppio fornice con insoliti archi gotici, disposto centralmente, in linea con la facciata, conserva ancora due campane.
L’interno, intonacato, ad aula unica, è spoglio e disadorno.
Fonti documentative
Giorgio Gomez, Margherita Bergamini, Enzo Nunzi, Filiberto Vici Civitella castelli, ville, paese, chiese di una massa di Todi
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
Nota di ringraziamento
Si ringrazia la Diocesi di Orvieto – Todi per la disponibilità e per aver concesso le autorizzazione alla pubblicazione delle foto degli interni della chiesa.