Castello di Roviglieto – Foligno (PG)
Cenni Storici
Il paese di Roviglieto, visibile alle pendici del monte Cologna, è di antichissima origine, vi passava la strada che dalla Flaminia raggiungeva l’alta valle del Menotre e che sembra si chiamasse via Arta o via Alba.
Una via molto transitata in quei tempi in quanto collegava centri allora molto abitati: Cupoli, Cancelli, Civitella, Vallupo, Morro.
La strada partiva dalla città di Fulginia individuabile nella zona di Santa Maria in Campis, saliva sulla montagna folignate e scendeva verso Scopoli innescandosi con la via Plestina cha attraverso i piani di Colfiorito si dirigeva verso le Marche.
Poco a est di Roviglieto essa era scavata nella viva roccia e solo ultimamente (1958) fu distrutta per costruire la nuova strada.
Intorno al 1000 Roviglieto doveva essere un luogo abbastanza importante, come testimoniano alcuni documenti della Biblioteca Vaticana. Infatti, un noto monumento sepolcrale dedicato al quatuor viro C. Servenio si trovava già da molti anni in paese.
Questa lastra era utilizzata da gradino di accesso alla canonica di Santa Maria (successivamente la pietra venne trasferita per ordine di Michele Faloci Pulignani a Palazzo Trinci).
Secondo recenti indagini pare che il primitivo insediamento urbano sorgesse più a monte e che sarebbe stato abbandonato e ricostruito più a valle in seguito ad un incendio o un saccheggio che lo avrebbe raso al suolo.
Durante il basso medioevo fu centro notevole tanto che i comuni chiedevano podestà di questo luogo.
Al tempo di Ugolino IX Trinci il paese era sede di una piccola guarnigione, la comunità in segno di dipendenza recava per San Feliciano due doppieri di dieci libbre.
Un primo spopolamento dei paesi di mezza costa si ebbe nel 1414 quando Ladislao di Napoli distrusse quasi tutti i paesi fra cui Rivo e Flamignano e la popolazione fu costretta a trasferirsi nel nuovo castello di Sant’Eraclio (circa 200 persone).
Lo spopolamento continuò nel tempo tanto che nella visita pastorale del 1573 Roviglieto aveva 30 famiglie con circa 170 persone; nel 1646 famiglie 26 e persone 158; nel 1719 erano 80 abitanti.
Dal paese parte una strada che porta all’eremo della Madonna del Riparo o di Sant’Angelo in gruttis, la cui storia affonda le radici fino all’epoca longobarda.
Durante la Seconda guerra mondiale Roviglieto ha subito danni al patrimonio artistico: una parte della chiesa e una pregiata tela sopra l’altare sono andate distrutte con un’esplosione provocata dai militari tedeschi; lo stesso giorno in cui sono stati catturati alcuni partigiani in seguito deportati e uccisi nel lager di Mathausen.
Oggi, sebbene con il terremoto del 1997 il paese abbia assunto un volto nuovo, i campi intorno al paese mostrano, ben visibili, i segni del suo quasi totale abbandono, e la vita rurale ne è la testimonianza: pochi sono i terreni messi a coltura.
Frutteti e vigneti, ormai incolti, sono la prova che un tempo l’agricoltura era molto praticata e rigogliosa.
Ora al posto dei campi coltivati spuntano sassi e crescono cespugli di ginestre e ginepri, proprio come lungo il sentiero sterrato che porta alla Madonna del Riparo.
La Chiesa
A Roviglieto ci fu l’unica pieve per tutta la zona fino a Vallupo, è ciò fino al Concilio di Trento.
Era dedicata all’Assunta e di essa se ne parla in atti vescovili del 1078 e nei privilegi di Innocenzo II (1138) e Innocenzo III (1210).
La chiesa attuale è stata eretta nel 1783, come si legge in una inscrizione posta sul muro di fronte all’altare maggiore, sotto l’arciprete Giustiniano Poggi ed il cappellano Giuseppe Nardi, con elemosine della popolazione, col fondo della Fabbrica e della Compagnia di San Maccaro abate.
La documentazione conservata presso la Sezione di Archivio di Stato di Foligno attesta l’attività parrocchiale a partire dal 1715.
Sul campanile ci sono due campana fuse nel 1848 e una più antica, senza data.
In seguito al decreto vescovile del 1° settembre 1986 ed al conseguente decreto del Ministero dell’interno del 19 gennaio 1987 la Parrocchia è stata soppressa ed il suo territorio inglobato nella Parrocchia di San Silvestro papa in Cancellara di Foligno.
Fonti documentative
http://siusa.archivi.beniculturali.it/
Opuscolo informativo a cura di don Luigi Battistini e Viola Moscatelli
M. Tabarrini – L’Umbria si racconta – 1982
Da vedere nella zona
Santuario di Cancelli
Castello di Civitella
Eremo della Madonna del Riparo
Castello di Cascito