Castello di Rosceto – Todi (PG)

 

Cenni storici

Secondo alcuni storici il nome deriverebbe dalla Gens Roscia, forse di romana memoria anche se sul luogo non sono state trovate tracce che testimonino la loro presenza.
L’ipotesi più comune, secondo il Mancini, è quella derivante dalla presenza di roseti e ciò anche perché alla stessa altezza sull’altra collina posta oltre il fiume Naia c’è il paese di Rosaro, cioè toponimi per indicare luoghi preferiti da questo arbusto.
La sua nascita non è databile, probabilmente risale al 1200, la prima notizia certa è però quella della sua distruzione, 1273, gli Atti, usciti vincitori in una delle tante battaglie contro i Chiaravalle, lo distrussero, ma nel 1290 contava di nuovo 22 fuochi, vale a dire circa 100 persone.
A causa della sua posizione strategica sulla sommità di una collina, la sua ottima struttura difensiva lungo l’antica strada di epoca romana denominata delle Sette Valli (che congiungeva Todi con San Gemini), Rosceto nel XV secolo fu oggetto di continue battaglie tra i guelfi e i ghibellini, per averne il controllo.
Nel 1472 i Chiaravalle si impossessarono di Camerata e poi di Sobrano, Rosceto, Casigliano, Mezzanelli, Rosaro e Collesecco guadagnandosi il primato sul versante sud est del comune di Todi, forti anche dall’appoggio di una parte della famiglia dei nobili di Acquasparta.
Il castello fu poi di proprietà della nobile famiglia Uffreduzzi di Todi; terminate le guerre e gli assedi fra i casati dell’epoca, agli inizi del 1500, iniziò ad impreziosirsi con le dimore di antiche famiglie tuderti quali i Carocci, i Valenti, i Francisci che qui costruirono le loro residenze di campagna, finalizzate anche alla gestione delle proprietà agricole, distribuite intorno al castello.
A Rosceto infatti aveva proprietà anche la famiglia fiorentina dei principi Corsini.
Nel 1602, vi morì, a trentotto anni un medico molto stimato da papa Paolo V, Niccolò Uffreduzzi.
Al di fuori del Castello esisteva una chiesa di Santa Maria che era anche sede di Plebato e officiata da un priore e sette canonici, fu distrutta nel 1670.
Il titolo di questa fu trasferito nella chiesa di Santa Barbara che si trovava all’interno del Castello.
 

Aspetto

Rosceto, oggi è un paesino ameno e ben conservato, con un buon sviluppo edilizio, si affaccia sopra ad una erta sovrastante la statale Tiberina.
Conserva ancora quasi intatte le sue mura e sulla porta di accesso, come d’uso, v’è l’Aquila di Todi.
L’antico castello è ora trasformato in un elegante residenza d’epoca.
 

Chiesa di Santa Maria Assunta

La chiesa castellana, attualmente dedicata a Santa Maria Assunta, precedentemente era dedicata a Santa Barbara, come detto non è la primitiva parrocchiale, il titolo vi fu trasferito nell’anno 1670, dopo l’abbandono della vecchia chiesa posta fuori delle mura castellane.
La facciata a due spioventi, parte della quinta edilizia del castello, affiancata sul lato sinistro dalla torre campanaria, mostra al contrario la finitura esterna in mattoni laterizi, stretta tra le paraste cantonali corinzie, in cemento come il resto delle decorazioni: le cornici del portale d’ingresso ligneo, con lunetta decorata, del rosone con vetri policromi e del timpano triangolare di coronamento.
 

Interno

L’interno è articolato su due navate, intonacate e tinteggiate, con basamento in pietra, separate da un’arcata a tutto sesto sorretta da colonne in cemento, con capitelli corinzi; la centrale, coperta in piano con soffitto decorato a cassettoni, è infatti affiancata da una seconda navata sul lato sinistro, presumibilmente di realizzazione successiva, più bassa e appoggiata in testata alla torre campanaria, coperta anch’essa in piano con solaio in latero-cemento.
Il presbiterio è sollevato di un solo gradino, con l’originario altare maggiore in marmi policromi; in marmo si presenta anche l’unico altare laterale.
Le grandi tele conservate all’interno, riferibili al XVII e XVIII secolo e restaurate recentemente, testimoniano una ricchezza complessiva della comunità.
 

Fonti documentative

MANCINI FRANCO Todi e i suoi castelli
ROCCHI BILANCINI MASSIMO L’acqua dei castelli

http://www.ilcastellodirosceto.it/dinning/

http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedacc.jsp?sinteticabool=true&sintetica=true&sercd=87429#

 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Mappa

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