Castello di Ripatransone (AP)


 

Cenni Storici

La storia di Ripatransone inizia ufficialmente nel 1205, anno in cui la cittadina picena ottenne l’autogoverno diventando il primo libero comune rurale d’Italia.
Le origini sono tuttavia più antiche.
Se i più remoti insediamenti umani risalgono alla preistoria, il borgo fortificato è databile all’epoca della venuta dei Franchi, con Carlo Magno, o poco dopo (VIII-IX secolo).
Castello inaccessibile, difese strenuamente la sua autonomia anche contro Francesco Sforza; ottenne il rango di Città vescovile nel 1571.
Abitata fin dalla preistoria, fu un’importante centro della civiltà picena (IX-III secolo a.C) grazie alla sua posizione inaccessibile; in epoche successive la sua importanza crebbe sino ad essere elevata a città vescovile nel 1571.
Una delle sue principali caratteristiche è sicuramente il ricco patrimonio storico e artistico, riconosciuto e sentito dai propri cittadini ai quali si deve la fondazione del Museo Civico fin dal 1877.
Oggi Ripatransone conta diversi musei e collezioni inserite all’interno di un unico polo museale di cui fanno parte i suoi musei, l’archivio storico, la ricca biblioteca, il Museo Civico Archeologico, le collezioni di Palazzo Bonomi quali la Pinacoteca (opere del Crivelli, Fazzini, ecc.), gipsoteca Uno Gera, museo del Risorgimento e museo etnografico con curiosità del mondo.
Papa Pio V (1566-1572) le conferì il titolo di città e ne fece sede vescovile dandogli potere e prestigio che ancor oggi mantiene visibile attraverso le opere custodite all’interno delle numerose chiese.
 

Aspetto

Il centro si presenta medioevale nell’impianto urbano, con edifici rinascimentali e barocchi pur non mancando palazzi nobiliari di epoca settecentesca e di tardo ottocento, visibili soprattutto lungo il Corso Vittorio Emanuele II, asse principale che attraversa la città da sud a nord.
Nei quartieri più popolari si trovano numerose viuzze e vicoli, tra i quali quello che vanta il guinness del più stretto d’Italia: 43 cm.
Dell’antica cinta muraria (XV-XVI°) restano il Torrione con la Porta di Monte Antico (secoli XV-XVI), un secondo torrione con merli ghibellini così restaurato nel 1958, la Porta San Domenico, la Porta Cuprense ed il Torrione con porta detto Donna Bianca.
 

Fonti documentative

www.comune.ripatransone.ap.it
it.wikipedia.org
 

Mappa

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