Castello di Ripabianca – Deruta (PG)
Cenni Storici
Piccolo castello di origine medioevale situato nel territorio di Todi, ma stabilmente legato a Deruta a partire dalla statistica piana di Leone XII.
Si vuole che l’origine del nome derivi « dalla qualità del terreno o da qualche famiglia ivi abitante ».
Scarsi sono i resti delle antiche fortificazioni castellane, già fortemente danneggiate verso la fine del Settecento quando il Mariotti scriveva a tal proposito che « le mura di questo paese sono quasi dirute e pochi avvanzi si scorgono dalla parte di ponente, ove si accede mediante l’ingresso di una porta quasi diruta… ».
Un tempo si trovava nel castello la cosiddetta chiesa dei Defunti (di cui ancora è visibile il campanile) che ospitava un’importante serie di affreschi votivi oggi staccati e conservati nella Pinacoteca Comunale di Deruta.
Ripabianca vanta un’antica tradizione nella fabbricazione di vasi in terracotta e, in modo particolare, di ziri, di orci e di anfore.
Chiesa della Madonna di Pompei
E’ situata subito fuori della cinta muraria, la piccola chiesa presenta una facciata in terracotta costruita nei primi decenni di questo secolo.
Chiesa parrocchiale della S.S. Trinità
E’ situata fuori dalle mura all’ingresso del paese ed è la chiesa parrocchiale, ricostruita verso la fine dell’Ottocento (1889-90) e per gran parte arredata con oggetti provenienti dalla chiesa sconsacrata dei Defunti.
Al centro dell’abside si trova un dipinto della prima metà del Seicento con la rara iconografia della « Trinità » in forma di tre figure assise affiancate da angeli reggicartiglio.
Ai lati della navata due altari barocchi, con colonne scanalate e tortili, accolgono tele di scuola umbra del sec. XVII.
Fonti documentative
Francesco Federico mancini – Deruta e il suo Territorio – Deruta 1980
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