Castello di Ripa – Ripa (PG)
Cenni storici
Il paese dista circa 14 km da Perugia e sorge a 313 metri di altezza su di una collinetta di origine pliocenica.
Il nome probabilmente deriva dal latino ripa, riva, in quanto anticamente si affacciava sullo specchio del lago Umber, ora prosciugato.
Rinvenimenti di materiale litico fanno risalire la frequentazione della zona al paleolitico superiore (40.000 a.C.).
La Storia dell’insediamento di Ripa si sovrappone a quello della città umbro-etrusco-romana di Arna tanto che in epoca imperiale ai piedi della collina, dalla parte di levante, sorgeva una grande villa romana munita addirittura di terme proprie.
Nella zona sono stati rinvenuti resti di vasellame risalenti al IV sec. a.C. quando il territorio di Ripa era parte integrante di Arna.
Arna era una città di origine umbra, alla sinistra del Tevere, che si sviluppò in epoca etrusca e raggiunse il suo massimo splendore, dopo la conquista romana, quando divenne: prima Municipium e poi, sede vescovile.
Repentina fu la sua scomparsa, causata, nel primo quarto del VI sec. d.C., dalle orde di Totila, che la distrussero insieme a “Ripa” durante l’assedio di Perugia.
Attorno all’anno 1000 d.C. i monaci benedettini eressero su di una collinetta, tra Ripa e Civitella d’Arna, la piccola pieve Santa Maria ed, ai piedi della stessa, ma sul versante opposto fu costruito l’insediamento di S. Emiliano di Ripa.
I due villaggi nel 1258 dichiararono fedeltà al Comune di Perugia che, nel 1266, iniziò la costruzione del grande castello di Ripa (di forma circolare, le mura esterne hanno un perimetro di circa 300 m).
La fortificazione nacque con finalità militari in quanto doveva svolgere la funzione di sentinella lungo la rovente linea di confine con il contado di Assisi.
Sotto le mura di Ripa, fu combattuta nel luglio del 1416, la battaglia di S. Egidio, vincendo la quale Braccio Forte Braccio da Montone divenne signore di Perugia.
Nel cinquecento, dopo che Perugia perse la sua autonomia amministrativa, il castello divenne, in gran parte, proprietà della nobile famiglia perugina dei conti Ansidei che lo trasformò in borgo contadino, centro di un’ampia zona agricola del contado perugino.
Nei secoli successivi, a causa dell’endemica povertà della zona, nel territorio ripajolo si sviluppò il fenomeno del banditismo; tristemente famoso divenne Fabrizio da Ripa che, dopo aver commesso omicidi e rapine, fu catturato e decapitato il 2 dicembre del 1587.
Con il trascorrere degli anni il banditismo cambiò nome in brigantaggio, e verso la metà dell’ottocento nel contado perugino, divenne famoso il brigante ripajolo Alessandro Ortica che, solo dopo l’unità d’Italia, venne ucciso dalle forze dell’ordine in un conflitto a fuoco, il 2 febbraio 1862.
Con la morte di Alessandro terminò anche il fenomeno del brigantaggio e Ripa tornò ad essere un povero centro contadino. Il paese rimase tale fino al bum economico degli anni sessanta del ‘900 quando, attratti dall’industria, molti giovani lasciarono la campagna per un nuovo tipo di vita.
Oggi Ripa conta oltre 1500 abitanti per lo più impiegati in attività fuori dal paese che, lentamente ma inesorabilmente, si sta trasformando in un centro dormitorio privo di attività economiche di rilievo ma ricco di storia e bellezze artistico-naturalistiche.
Aspetto attuale
Il Castello di Ripa è caratterizzato da mura esterne circolari e da una struttura interna ortogonale tanto che le due vie interne formano una croce. Le due porte principali sono la Montarone a sud e la Porticella a nord. La piazza non era presente nella figurazione del XVI secolo, fu ricavata dalla demolizione di una chiesa e di un fabbricato. Su un muro della piazza stessa è possibile osservare un affresco di scuola senese, del XIV secolo, intitolato alla Madonna delle Grazie.
Ripa, grazie allo splendido panorama che si può godere dalla balconata del Montarone, viene definito a ragione la “Terrazza sull’Umbria“.
Fonti documentative
http://it.wikipedia.org/
http://prolocoripa.jimdo.com/
http://www.umbriaonline.com/
Da vedere nella zona
Castello di Civitella d’Arna
Castello di Pilonico Paterno
Pieve di Santa Maria di Ripa
Abbazia di San Giustino d’Arna