Castello di Porzano – Terni

 

Cenni Storici

È il primo castello che si incontra scendendo lungo la val di Serra.
Il piccolo centro, in alcune fonti denominato Purzano, si trova attualmente in posizione periferica rispetto alle vie di comunicazione più transitate, in passato, invece, esso veniva a trovarsi su una delle principali direttrici viarie per Spoleto.
Sorto probabilmente sul sito precedentemente occupato da una struttura di tipo rurale di età romana, ne fa testimonianza, oltre al nome, di evidente origine prediale, la presenza di alcuni frammenti di età romana, fra i quali un cippo carsulano ben conservato, reimpiegati nella costruzione del campanile della chiesa di San Fortunato; all’interno della chiesa si trova un’acquasantiera ricavata da un capitello romano.
In epoca medioevale è tra i primi castelli a far parte delle Terre Arnolfe, il grande feudo, prima di proprietà imperiale, poi ceduto alla chiesa nel 1002 dall’imperatore Enrico II.
Nel 1332 faceva parte del castellato di Castiglione, con 21 fuochi pagava soldi 29 e denari 1 di tassa focatico.
Nel 1356 fu condannato a pagare un’ammenda non aver voluto mandare un loro rappresentante al parlamento indetto a Montefiascone, dal rettore del Patrimonio.
Nel 1364 lo si trova menzionato nel registro camerale del cardinale Albornoz col nome di Pruzano.
Nel 1406 Puccio di Marco di Porzano fece parte della commissione nominata dal rettore delle Terre Arnolfe, Marino Tomacelli, per redigere gli statuti ed il regolamento delle Terre Arnolfe.
Distrutto Castiglioni, Porzano divenne il capoluogo di quel castellato e, nel 1458, ottenne insieme agli altri castellati di Portaria e di Macerino molti privilegi da Pio II, tra cui l’esenzione dal dazio onde provvedere al risarcimento delle mura castellane e rientrò anche nella ripartizione dei beni che spettavano ai distrutti castelli di Poggio o di Castiglioni.
È compresa nella bolla di Alessandro VI del 1502 con la quale le Terre Amolfe furono incamerate e affidate al governo del consiglio dei Chierici della Camera apostolica, liberandole dalla soggezione a qualsiasi autorità superiore e in special modo da quella a Spoleto o a Terni.
Nel 1550 la città di Temi fece domanda al papa di ottenere la giurisdizione sopra Porzano, insieme ad altri castelli delle Terre Arnolfe, ma in seguito a protesta di questi castelli, la pratica non ebbe seguito.
Nel 1527, Porzano e Macerino si affidarono alla protezione del Comune di Spoleto.
Nel 1606 Porzano fece redigere i propri statuti insieme a Macerino, Collecampo, Firenzuola, Cisterna e Scoppio; questi statuti furono approvati dal cardinale Aldobrandini e fatti stampare per cura della Camera Apostolica.
Dal resoconto di una visita pastorale fatta nel 1710 del vescovo di Spoleto, monsignore Carlo Giacinto Lascaris, risulta che la villa di Porzano aveva 35 fuochi.
Dal 1816 Porzano è appodiato del comune di Acquasparta distretto di Temi, delegazione e diocesi di Spoleto, nel 1829 Porzano ha 115 abitanti, nel 1859 194, ma solo 54 residenti nel nucleo principale.
Oggi è frazione del Comune di Terni.
 

Aspetto

Porzano conserva l’impianto del “castrum” medievale a maglia ortogonale con abitazioni costituite da case a schiera disposte in due fasce parallele.
Le mura sono conservate limitatamente ai lati nord, ovest e a parte del lato sud.
Da segnalare le strutture delle porte, la settentrionale con ingresso a curva e la notevole porta meridionale, ornata al lato interno da un affresco.
Appena fuori le mura, a nord c’è un bel fontanile e a sud una vecchia e malmessa edicola.
 

Fonti documentative

Archivio digitale del Comune di Terni
FAUSTI L., I Castelli e le ville dell’antico contado e distretto della città di Spoleto, Editoriale Umbra, Perugia, 1990
Indice alfabetico di tutti i luoghi dello Stato Pontificio Roma 1829
MARTINORI EDOARDO: Terre Arnolfe a cura di Marta Bartoli Perugia 2005
PALMIERI A. Statistica dello Stato Pontificio Tipografia Forense, Roma 1959
SANSI A., Storia del Comune di Spoleto, Accademia Spoletina, Spoleto, 1876
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Da vedere nella zona

Chiesa di San Fortunato
 

Mappa

Link coordinate: 42.666074, 12.633548

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