Castello di Ponze – Trevi (PG)

Il paese è quasi del tutto disabitato.

 

Cenni Storici

Ponze è situata all’estremità settentrionale del comune di Trevi.
Così la descrive Durastante Natalucci, il più grande storico di Trevi:
“[…] Esistendo di là da Manciano la villa di Ponze con il suo territorio alpestre, montagnoso e silvato e con le pergole presso le abitazioni; le quali stanno tutte unite in un colle fra le sue montagne, dove era la chiesa dedicata a S.Lorenzo, oggi giorno senza le vestigia,. E vicino a lei venne riconstruita circa il 1…, la presente parochiale di simil nome; con tre altari; la quale è ricca delle reliquie del suo ed altri Santi collocatevi il 1727 […]”.
Gli abitanti di Ponze erano conosciuti per la loro litigiosità “[…] Atteso che antecedentemente avevano avuta lite colle ville di Manciano e di Radicosa e con il castello d’Orzano , nella guisa che poi l’ebbero con le Coste per mantenersi le ragioni de’ loro communali , i quali l’hanno uniti con quei di Manciano […]” [Historia Universale dello Stato Temporale ed Ecclesiastico di Trevi 1745, 1985].
Ora non litigano più, il paesino è disabitato, alcune case sono state ristrutturate come seconde abitazioni, altre sono abbandonate e le stalle aperte sono uno spontaneo museo della civiltà contadina.
È tuttora attiva la Comunanza Agraria, costituita nel 1932, in seguito alla liquidazione dei diritti di uso civico, di pascolo e legnatico da parte del Commissario degli usi civici di Roma, tramite il Comune di Trevi in rappresentanza dei frazionisti di Ponze.
C’era anche il Monte frumentario, documentato a partire dal 1820, ma probabilmente più antico.
L’amministrazione era tenuta dalla Confraternita del Rosario, eretta nella Chiesa di San Lorenzo, in località Ponze.
Nel 1819, il Monte fu visitato dall’arcivescovo di Spoleto, monsignor Francesco Canali, che lo trovò in pietose condizioni, così come descrive Clemente Bartolini nella sua relazione, tanto da trasferirne la gestione nelle mani di Bartolini stesso, nel 1820.
Alla morte di Clemente Bartolini la gestione passò ai suoi eredi.
Nel 1870 l’ente fu concentrato nella Congregazione di carità di Trevi e nel 1880 fu soppresso, insieme agli altri monti di Trevi, per costituire il Monte pecuniario dei prestiti (regio decreto 5 novembre 1880), poi estinto ai sensi delle leggi 18 marzo 1958, n. 241, e 23 ottobre 1961.
 
 
 

Chiesa di San Lorenzo

La Chiesa di San Lorenzo a Ponze è un piccolo edificio che, oggi, mostra i segni del tempo e necessiterebbe di un restauro complessivo, attualmente (2018) è inagibile.
Fu ricostruita, in data imprecisata, nei pressi della più antica parrocchiale di San Lorenzo di Ponze, dipendente del monastero di San Pietro di Bovara.
Non c’è campanile, che era posto per comodità sopra la poco distante abitazione del parroco, un campaniletto a vela a un solo fornice, ormai senza più campana: era stato li costruito per richiamare più facilmente gli abitanti di Ponze alle varie funzioni religiose o a raccolta in caso di necessità, specialmente in inverno quando la neve scendeva copiosa.
Sul retro della chiesa v’era un minuscolo cimitero, si notano ancora le tombe, il piccolo edificio adiacente fungeva, probabilmente, da camera mortuaria.
 

Ducumentazione fotografica

Le foto del catafalco, oggi non più in luogo, sono tratte dal sito di Bill Thayer
Le foto dell’interno della chiesa sono tratte dal sito Montagne aperte
 

Fonti documentative

https://www.montagneaperte.it/itinerarieluoghi/trevi-ponze-chiesa-di-san-lorenzo/

http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Gazetteer/Places/Europe/Italy/Umbria/Perugia/Trevi/Manciano/Ponze/churches/S.Lorenzo/home.html

http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=39741

 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Mappa

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