Castello di Pontuglia – Scheggino (PG)
Cenni Storici
Antica villa agricola di transito, poi fortificata nel secolo XV, posta a un’altitudine di 356 metri s.l.m., nei pressi di sorgenti d’acqua che alimentano il fosso omonimo e un antico mulino.
La frazione di Pontuglia ha seguito le vicende del Castello di Ceselli da cui dipendeva amministrativamente, ora fa parte del Comune di Scheggino.
Si incontra lungo l’antica via che collegava Scheggino a Spoleto passando per Le Cese e Sensati, attraverso il valico di Castelmonte.
Oggi è abitata da non più di venti persone.
L’impianto del paese è triangolare, con una strada principale in piano e ripide vie radiali, spesso con archivolti, che convergono verso l’alto.
Sono ancora riconoscibili tracce delle fortificazioni e delle due porte.
Emergono dall’abitato alcune torri colombaie, che certamente un tempo avevano anche funzioni di difesa e di avvistamento.
È notevole una quadrangolare in pietra, coperta a due spioventi e con un rosone su ciascuna parete.
La Chiesa dei Santi Innocenti
La piccola chiesa, dedicata ai Santi Innocenti, si trova in prossimità di uno degli ingressi del paese, è stata recentemente ristrutturata cancellando ogni traccia dell’impianto originario; novelli Erode hanno distrutto anche la decorazione pittorica raffigurante la Strage degli Innocenti, titolari della chiesa.
Il territorio
Il torrente del Fosso di Pontuglia per la portata costante e la rapida pendenza offre la possibilità di praticare il torrentismo lungo la forra del Casco dell’acqua che forma una serie di cascate e si conclude con un salto di 29 metri.
Nota anche come “Le Pisciarelle” è sicuramente la forra più divertente della Valnerina, con acqua, anche se non molta, anche in piena estate.
Si tratta di un canyon che, nella prima parte, si stringe fino ad arrivare alla larghezza di un metro, con scivoli, cascate, calate su corda, fino ad arrivare alla cascata più alta.
La seconda parte è più ampia ma comunque bella e divertente.
Risalendo il fosso ci si inoltra in un’altra area molto interessante dal punto di vista naturalistico costituita dalla valle tra Monte Fionchi (m.1337) e Monte Solenne (m.1286), ora percorribile con una carrozzabile che, passando per Cese, raggiunge il castello di Ancaiano.
Proseguendo oltre Pontuglia si incontra Nevi, piccolo gruppo di edifici disposti sulla linea di confine dei comuni di Scheggino e Spoleto, sulle pendici di un colle (m.480), tra i quali spicca un casolare con torre colombaia del secolo XVI, forse trasformazione di un avamposto fortificato.
Fonti documentative
FABBI A. Guida della Valnerina: storia e arte / Abeto (PG), presso l’autore, 1977
FABBI A. Storia dei comuni della Valnerina Abeto (PG), presso l’autore, 1976
FAUSTI L., I Castelli e le ville dell’antico contado e distretto della città di Spoleto, Editoriale Umbra, Perugia, 1990
GENTILI, GIACCHÈ, RAGNI, TOSCANO, L’Umbria – Manuali per il territorio – La Valnerina, Il Nursino, Il Casciano – Edindustria Roma, 1977
Nota
La galleria fotografica è di Alberto Monti e Silvio Sorcini, il testo è di Silvio Sorcini.