Castello di Papiano – Marsciano (PG)

Il castello è pressoché invisibile, tant’è che nemmeno quando si arriva ci si rende conto della sua presenza.

 

Cenni Storici

Papiano è una frazione del comune di Marsciano (PG).
Adagiato in una stretta valle, per volere dell’architetto e monaco benedettino Fra’ Bevignate, Papiano è l’unico centro della zona che non si riesce a intravedere dai colli circostanti.
È proprio tale caratteristica “di pendio” a contraddistinguere questa frazione, incastonata tra due colline, dagli altri borghi medievali.
Persino la leggenda, alimentata dai racconti degli anziani del posto, narra che, durante la II Guerra Mondiale, le truppe armate tedesche non lo videro, risparmiandolo così dalle bombe.
Il borgo gode di una fonte naturale d’acqua, per gli abitanti del luogo “Il Fontanino” che serve all’approvvigionamento del castello duecentesco, circondato da una fitta rete di vie e piazzette.
La sorgente, situata a monte della fortezza, è tra i motivi più probabili che spinsero Fra’ Bevignate ad edificare il borgo in quel luogo insolito.
Il paese è diviso in tre parti: la più antica si trova in collina e viene chiamata “Sudentro“, mentre ai piedi di questa resta il Borgo, dove si trovano abitazioni più moderne ed i principali servizi.
Da questa zona scorre verso il Tevere il fosso di Papiano.
Più isolata, a valle, si trova Papiano Stazione, un gruppo di abitazioni sviluppatesi attorno alla stazione della Ferrovia Centrale Umbra e a ridosso della statale che scorre in pianura verso Marsciano.
Secondo Felice Ciatti (storico del XVII secolo), il nome potrebbe derivare dai Papii, un cognomen degli Emilii, oppure ai Papinii, entrambe casate di epoca romana.
Di Papiano si ha traccia a partire dal 1027, quando l’imperatore Corrado II in un suo diploma imperiale indica tra le chiese confermate al Monastero di San Pietro “sub castro Papiniano ecclesia di santi Silvestri cum sua pertinentia“.
Del monastero, poi inglobato nella parte più antica del borgo, oggi rimangono un affresco e pochi resti.
Del 1163, invece, è il diploma di Federico Barbarossa che attribuisce la chiesa di Sant’Angelo ai benedettini di San Pietro, a conferma del fatto che, già a partire dall’anno Mille, questo è uno dei luoghi da cui si sviluppa l’opera di colonizzazione dei frati dell’abbazia perugina.
Ma il dato più significativo è quello relativo all’edificazione del castello nel 1277, come si legge nella Historia di Perugia di Pompeo Pellini: la data corrisponde all’inizio dei lavori di costruzione della fortificazione, edificata su indicazione del progettista Fra’ Bevignate, già impegnato nella costruzione dell’acquedotto, mandato dal Podestà perugino per dirimere la diatriba su dove dovesse essere costruito il nuovo castello.
Subì parecchi saccheggi: nel 1311 ad opera delle truppe imperiali e nel 1385 da parte del condottiero inglese Beltetto di Taddeo (Giovanni Beltoft); invece, nel 1416, fu occupato da Braccio da Montone.
Nel 1428 venne assegnato al contado della perugina Porta di San Pietro.
Di Papiano era il tipografo medievale Francesco Cartolari, vissuto nel XVI secolo, ed il condottiero Simone da Papiano, che combatté anche nella battaglia di Lepanto (1571).
Fu annesso al Cantone di Marsciano durante l’esperienza della Repubblica Napoleonica e, con l’Unità d’Italia del 1860, rimase sotto la sua giurisdizione.
 

Territorio

Essendo collocato nel territorio del Laterizio, è stato ed è tutt’ora, paese di mastri fornaciai, come testimoniato dai ruderi ancora presenti nella zona collinare dell’Antica Fornace Maurini, produttrice di mattoni utilizzati nelle costruzioni urbanistiche del centro.
In piena campagna invece è possibile visitare una fornace, ancora attiva, che realizza opere in terracotta: “L’Antica Fornace del Colle“.
 

Aspetto

Del progetto originario rimangono solo alcune tracce, ma comunque di notevole importanza. Di forma tanto irregolare quanto particolare, la fortificazione includeva cinque torri di guardia, tre delle quali ancora in buone condizioni.
La più imponente, svetta sull’abitato, ed è stata adibita a Torre Campanaria nel 1823: resta tutt’ora uno dei campanili più significativi dell’Umbria.
Costruita nel punto più alto di Papiano, è interamente in pietra contraddistinta da un grande orologio fine XIII sec. e due campane, il tutto mosso da un congegno meccanico.
Il Castello è caratterizzato da vicoli, cunicoli sotterranei, mura di cinta, archi e affreschi, tutti ancora ben conservati, risalenti all’epoca medievale o di poco successivi.
I due affreschi visibili appartengono a periodi storici estremamente lontani: il primo, quello posto nell’arco di entrata al castello, è di scuola medievale, il secondo, nell’area dell’ex monastero, viene attribuito a Gerardo Dottori, noto pittore perugino dei primi del 1900.
 

Fonti documentative

http://www.borghiautenticiditalia.it/

http://it.wikipedia.org/

Ascenso Riccieri – Memorie Storiche del Comune di Marsciano fino a tutto il secolo XVI – 1814
 

Da vedere nella zona

Castello di Casalina di Deruta
Castello di Ripabianca
Castello delle Forme
Fonte di San Costanzo
 

Mappa

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