Castello di Onelli – Cascia (PG)
Cenni storici
Onelli è una piccola frazione del Comune di Cascia; la sua antica denominazione era “Onelio“.
La sua altitudine è di circa 960 metri sul livello del mare.
Onelli fu nel Medioevo una piccola comunità ben organizzata, chiusa dentro le mura di un forte castello, di cui ormai restano poche tracce.
Nel 1489 il centro rimase coinvolto nella “guerra di Frenfano“.
Da sempre dedito all’agricoltura, il paese fu anche sede di un “monte frumentario“, la cui funzione era quella di prestare ai contadini, nel momento del bisogno, l’orzo e il grano per la semina e di dare assistenza alle famiglie più povere nei periodi di carestia.
Da Onelli partono molti sentieri naturalistici, primo fra tutti il sentiero “Marvia” che, partendo davanti alla chiesa di San Sisto, si inerpica sulle pendici del Monte Meraviglia fino a raggiungerne la cima che sovrasta l’abitato e la vallata circostante.
Ricognizioni archeologiche recenti, 2018, hanno confermato la presenza di un santuario d’altura (frequentato dal VI a.C. al I a.C.) sulla vetta di questo monte, già intuita da M. Franceschini:
“Anno 1819. Sulla cima di monte Meraviglia da una pastorella di Onelli fu trovato l’altro giorno un idoletto in lastra e una moneta di rame la quale ha da una parte una barca con la parola Roma e dall’altra una testa con una berretta o sia cappello“.
Da un vecchio ripetitore ivi posto parte un altro sentiero da cui si può vedere il confine tra Umbria e Lazio.
Un altro sentiero, che si dirama verso Sud (volgarmente chiamato “Le Vaglie“) permette di raggiungere il Monte Pizzo e infine i paesi di Buda, Villa San Silvestro, Rescia nel comune di Monteleone di Spoleto e San Giovenale (comune di Leonessa).
Percorrendo questi sentieri si possono ammirare vari tipi di fauna come lo scoiattolo, il cinghiale, la lepre, il capriolo e la biscia e la vipera.
Anche la flora è varia con boschi formati da faggi, querce ed aceri, mentre nel sottobosco si possono trovare specie di piante selvatiche come la rosa selvatica e varietà di frutti di bosco.
Aspetto
Oggi Onelli si presenta con l’aspetto di una villa di transito con sviluppo dell’insediamento lungo l’antica strada romana su cui si innestano a pettine corti vicoli laterali.
Il perfetto allineamento rettilineo fra Sciedi, Onelli e Madonna della Quercia (pressoché equidistanti) e la loro posizione eminente, suggeriscono l’esistenza di punti di osservazione e di controllo delle valli sottostanti e della viabilità che le percorreva.
L’accesso a nord è controllato da una casa-torre che si erge sul lato destro della via.
Una seconda torre, della quale rimangono solo alcune strutture dell’alzato, si ergeva sul lato opposto della strada.
Le poche manomissioni fanno risaltare la dignitosa architettura del paese che, senza concentrarsi in qualche particolare emergenza, si distribuisce invece in modo diffuso nell’intero abitato rendendolo di notevole interesse.
Incamminandosi per i vicoli del paese ci si può imbattere in una vera e propria mostra di attrezzi agricoli usati in un tempo, messi a disposizione dai proprietari che ne mostrano il funzionamento ai più curiosi.
La Chiesa di San Giovanni si erge ai margini del centro abitato di Onelli di Cascia e si affaccia alla sottostante Valle Piemonte, ai piedi del Monte Meraviglia.
Il piccolo edificio fu costruito da Cicco Vanni di Onelli nel 1430.
La facciata a capanna è rimaneggiata e presenta un campanile a vela sul lato destro.
All’interno è coperta a botte e conserva una tela del secolo XVII.
La “Madonna della Cerqua“, è un’edicola votiva dedicata alla Madonna incavata su un tronco di una quercia.
Usi e tradizioni
La domenica successiva al 13 giugno si festeggia Sant’Antonio, dopo la messa celebrativa le persone si riuniscono in un pranzo dove non mancano specialità del luogo.
Il pranzo è organizzato dai “Santesi“, persone estratte a sorte alla fine del pranzo che hanno il compito di organizzare l’evento per l’anno successivo.
Durante la ricorrenza del “Corpus Domini“, il manto stradale è addobbato di fiori che compongono simboli religiosi.
Il 6 agosto si festeggia il patrono San Sisto con una messa celebrativa e una processione che si dirama per le vie del paese.
Durante la “Sagra della Panzanella” il paese è ornato di addobbi, dentro i suoi vicoli sono allestiti stand dedicati alla Panzanella ed è possibile degustare prodotti tipici del luogo.
Curiosità
Gli abitanti di Onelli sono definiti i “matti” in virtù di leggende che si tramandano in generazioni.
Anche se sono leggende, gli abitanti amano tramandarle nel tempo e tuttora gli “onellani” sono conosciuti come i “Matti“, definizione che suscita nell’onellano anche ilarità.
Onelli è anche sede di una Comunanza agraria.
Fonti documentative
EMILI EGIDIO, Carta archeologica dal Paleolitico al Medio Evo, 2018
FAUSTI LUIGI, Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo, Archivio per la storia ecclesiastica dell’Umbria, Foligno, 1913
FABBI ANSANO Storia e arte nel comune di Cascia Arti Grafiche Panetto & Petrelli Spoleto, 1975
di terremoti attraverso i repertori sismologici e le loro fonti, UR Macerata
SchippaF., tesi 1974, p.113
STALINSKI A. FRANCESCHINI MARCO, Memorie Istoriche Di Cascia e del suo Territorio, Che Incominciano Dalla Fondazione di Cascia Sino Ai Tempi Presenti.
GNDT, 1994. Studi 2001, pp. 270-271
TOSCANO B., GIACCHÈ L., RAGNI B., (1977), L’Umbria. Manuali per il territorio. La Valnerina. Il Nursino. Il Casciano, Roma, Edindustria
https://it.wikipedia.org/wiki/Onelli
Nota di ringraziamento
Foto e testi di Egidio Emili, Francesco Raggetti e Silvio Sorcini.
Da vedere nella zona
Chiesa di San Sisto, dedicata al santo patrono del paese, si trova presso i bastioni meridionali.