Castello di Montemartano – Spoleto (PG)
Cenni Storici
I Monti Martani e i centri abitativi ad essi collegati ebbero una rilevante importanza per l’evoluzione della storia della città di Spoleto e dell’Umbria in generale, infatti è storicamente accertato, che i Monti Martani furono solcati da vie di fondamentale importanza per i collegamenti militari e commerciali tra la Valle del Tevere e quella del Clitunno sin dall’epoca degli antichi umbri.
Attraverso queste montagne, sia lungo il diverticolo romano e sia lungo le numerose strade secondarie che le scavalcavano, si irradiò il primo cristianesimo nello spoletino che vi ha lasciato numerose e notevoli testimonianze.
Tra le strade secondarie merita un cenno la carreggiabile, di origine romana, che scavalcava queste montagne movendo da Massa Martana, seguendo la sponda del Torrente Tribio, raggiungendo il crinale dei Monti e passando nei pressi dell’Abbazia benedettina di San Pietro in Monte (secolo XI) scendeva poi nei pressi del Passo di Acqua Canale da dove raggiungeva Montemartano, Terzo La Pieve e attraverso la vallata del Tatarena raggiungeva la pianura spoletina, ricollegandosi qui con l’altro diverticolo Spoleto-Foligno.
Tra i centri nati sulle pendici orientali dei Martani, che sorsero a ridosso o in concomitanza di questa viabilità che scendeva verso Spoleto troviamo appunto Montemartano e altri come Torre Grossa, Terzo al Pieve e altri.
La frequentazione di questi luoghi quindi, come si è visto, ha origini molto antiche tanto da segnare un confine tra gli etruschi di Todi e gli Umbri, ciò documentato dai ritrovamenti di resti di opere d’arte umbro-etrusca sul monte Forzano (mt. 1082), che sovrasta il paese.
la costa di Montemartano è citata nel 1241 d.c., in un diploma di Federico II che elenca i castelli e le ville rurali a quel tempo non ancora fortificate, posti sotto la giurisdizione del Comune di Spoleto.
Pare che Montemartano nel sec. XIII appartenesse, come molti altri castelli vicini, alle terre Arnolfe; non sappiamo quanto ciò sia vero, ma è un fatto che questo castello non figura tra quelli del distretto di Spoleto nel 1361 e nel 1490.
Il territorio dove sorge il castello di Montemartano veniva chiamato anticamente il Terziero di Grazzano e Grazzano fu certamente una Villa che sicuramente fu successivamente fortificata.
Il castello fu edificato nel XII secolo e fu rifatto nel 1433, come quello di Montalbano, dal capitano spoletino Tommaso Martano, ed entrambi furono covo, successivamente, di banditi, al comando del fratello di Tommaso, Antonio, che, una volta abbandonata l’arte militare, si dette al brigantaggio, terrorizzando l’Umbria, in concorrenza con l’altro bandito Pettino Leoncilli.
Aspetto
Il castello è distribuito lungo un asse viario longitudinale su cui le abitazioni si affacciano; il paese ha due porte contrapposte nel verso della viabilità una delle due si conserva ancora come porta d’ingresso, e insieme ad essa si conservano alcune torri e la maggior parte delle mura di cinta.
Monte Pelato ed i calanchi
Il particolare paesaggio è a ridosso del castello di Montemartano nella gola verso il paese di Carbognano; si tratta di un particolare processo di erosione causato dalle acque su un terreno fragile di scaglia cinerea che hanno prodotto un paesaggio formato da particolari calanchi che con la loro colorazione biancastra spiccano con il verde del terreno circostante.
I canyon che si sono formati nel corso dei millenni formano un reticolo di potenziali ruscelli che confluiscono in un torrente di fondo che scorre verso la valle.
Un paesaggio caratteristico che merita una bella escursione.
Fonti documentative
L. FAUSTI I Castelli e le Ville dell’antico Contado e Distretto della città di Spoleto
S. NESSI S. CECCARONI – Itinerari Spoletini N° 2 da Spoleto a Montefalco – 1974
S. NESSI S. CECCARONI – Itinerari Spoletini N° 3 da Spoleto a Sangemini attraverso le Terre Arnolfe – 1974
M. TABARRINI – L’Umbria si racconta – 1982
http://geo.umbriaterritorio.it/umbriageo/ppr/6_fn_monti%20martani_04_strutture%20identitarie.pdfhttp:www.casaledelmonsignore.it/it/storia.html
Da vedere nella zona
Chiesa di san Giovanni – Carbognano