Castello di Maccantone – Nocera Umbra (PG)
Cenni Storici
L’abitato, suddiviso in due isolati, è posizionato nell’area nord-occidentale del territorio comunale di Nocera Umbra; è distinto con il nome “Maccantone alto” e “Maccantone basso“: il primo è il nucleo originale del castello mentre il secondo è sorto accanto alla chiesa locale di Sant’Andrea.
Maccantone alto, sorge sulla sommità di un rilievo di 597 metri di altitudine ed è da identificare con l’antico castrum che si può inquadrare nella tipologia di poggio e grazie alla sua collocazione poteva avere un controllo visivo non solo della zona di Montecchio, ma anche della vallata attraversata dalla Flaminia e poteva instaurare un contatto visivo con i più lontani castra di Poggio (a sud-est) e forse di Serpigliano (a sud), oppure con quelli di Lanciano e Montecchio (a sud-ovest), od ancora con i castra di Colle e di Boschetto situati sull’opposto lato della via Flaminia (ad est).
L’origine del castello dovrebbe essere tarda, addirittura del XVII secolo (solo lo Jacobilli lo riporta come castello del territorio di Nocera), non essendo riportato in nessun documento precedente.
Ma forse l’ipotesi più accreditata è che la sua origine sia da porre nel XIV secolo quando il Ducato di Spoleto avrebbe patrocinato la fondazione del nucleo fortificato allo scopo di controbilanciare, in questo preciso territorio, il potere perugino che stava prendendo sempre più piede nel contado di Nocera; infatti, seppur l’esistenza del centro fortificato di Maccantone, non è supportata da altra documentazione storica, ci viene però confermata da un atto notarile datato 1471 riguardante una controversia apertasi tra due abitanti “de castro Machantonis”: un certo Nicolaum Angelini alis Bachatinto e Brencolum Bichitorti.
In tale atto è menzionato il “comitatus Nucerii” in riferimento al castrum e, proprio tale menzione, ci consente di ritenere l’appartenenza di Maccantone al comitato di Nocera.
Tale atto fa menzione anche di una torre, motivo poi del contendere in quanto Brencolum aveva ampliato la propria casa unendola alla torre stessa.
Il toponimo Macantonis, legato al centro fortificato, sarebbe inoltre rintracciabile anche in un atto notarile successivo, datato 1515.
Da un dipinto di fine 600 e inizi 700 voluto dal vescovo di Nocera, Marco Battista Battaglini, conservato presso l’Archivio Diocesano di Nocera Umbra, vediamo che il castello è di pianta quadrilatera con torrione aggettante dalle mura e poco lontano e la porta di accesso al castrum; sempre stando al dipinto si nota che la chiesa (di Sant’Andrea) era interna alle mura.
Aspetto
Poco o nulla, purtroppo, sembra essersi conservato dell’antica architettura fortificata, che è da identificare nel gruppo di case a monte della chiesa e che ha mantenuto nonostante le modifiche un’area di forma ellittica, purtroppo però nulla degli elementi difensivi e delle mura sembra essere più visibile.
La ricostruzione post-terremoto sia degli anni Ottanta che degli anni Novanta del Novecento ha contribuito a cancellare quelle ultime componenti ancora individuabili in sito.
Chiesa di Sant’Andrea
La chiesa parrocchiale di Maccantone con dedica a Sant’Andrea in origine era dentro le mura del Castrum, solo in epoca molto più tarda è stata ricostruita fuori dalle mura nella parte più a valle del pendio acquisendone la titolazione.
Sorge su un ampio curvone della strada che si stacca dalla valle e che forse in origine corrispondeva ad un’antica viabilità che metteva in comunicazione il territorio assisano e perugino.
La struttura è settecentesca ma ha subito un restauro nel 1906, come scritto in una lapide inserita nella lunetta della porta.
Aspetto esterno
La facciata si presenta con tetto a capanna, porta arcuata con un rosone in asse; al fianco destro sono addossate vecchie abitazioni ora abbandonate.
Il campanile cuspidato è posizionato sul fondo della parete sinistra.
Interno
L’interno è voltato a botte, nella parete sinistra in una campata accanto al presbiterio compare una nicchia con la statua di Sant’Andrea a cui è intitolata la chiesa, mentre nella parete opposta un’altra nicchia speculare contiene la statua di Sant’Antonio abate.
Il presbiterio è rialzato di un gradino e nella parete d’altare è appeso un Crocefisso poco sopra un tabernacolo di legno e fra due lunghe finestre.
Nella destra del presbiterio su un piedistallo si trova la statua della Vergine con il Bambino in braccio.
Fonti documentative
Sonia Sollevanti – L’incastellamento nei territori di Gualdo Tadino e Nocera Umbra tra Alto e Basso Medioevo – 2016
Francesco Sorbelli – Tesi di Laurea (A.A. 1983- 1984 )
Mappa
Link alle coordinate castello: 43.170454 12.754078
Link alle coordinate chiesa di Sant’Andrea: 43.169433 12.755019