Castello di Forcella – Serravalle del Chienti (MC)

E’ uno degli ultimi abitati dei Piani Plestini prima di scendere verso Visso e di nuovo nella Valnerina Umbra.

 

Cenni storici

Il paese di Forcella sorge su un pendio nell’ultima propaggine dei Piani Plestini, in una terra di confine tra Umbria e Marche in un territorio che nel corso delle ere geologiche ha visto trasformarsi in diversi ambienti con varie biodiversità.
Quello che oggi vediamo come un altopiano fertile e coltivato 900.000 anni fa era un ambiente lacustre di cui rimane il piccolo lago fossile di Colfiorito.
Tale ambiente palustre ha prodotto un’associazione faunistica di elefanti, rinoceronti, equidi, ippopotami, daini, cervi, bisonti ed una tigre dai denti a sciabola ora conservati al Museo Paleontologico di Serravalle del Chienti.
Il bacino fu antropizzato dai primi ominidi e rappresentò ben presto un punto nodale degli itinerari transappenninici e un’area privilegiata di rifugio per insediamenti stabili o stagionali.
Testimonianza importante per quel che concerne queste frequentazioni antropiche sono i numerosi manufatti litici in selce, le decine di schegge e frammenti silicei, carboni, millimetrici noduli di ocra, denti e frammenti ossei di vertebrati.
Erano presenti cacciatori-raccoglitori del Paleolitico superiore, probabilmente intorno a 24.000 anni fa.
La presenza umana dell’età dei metalli è attestato grazie al rinvenimento sporadico del ripostiglio composto da 18 asce di bronzo.
La viabilità appenninica cominciò con le greggi transumanti favorendo i commerci e le stesse vie servirono poi per i pellegrinaggi nei luoghi della fede a cominciare da Loreto.
E’ in questo ambito che si consolidano i piccoli castelli dell’area a est di Cesi e tutti i castelli erano un aggregato comunitario di Percanestro e Rocchetta che riuniva tutti gli abitanti della zona.
Questo ampio territorio su cui ricadeva il castello di Forcella apparteneva insieme al castello della Rocchetta, a quello di Elce e a numerosi altri castelli delle Marche e dell’Umbria, alla potente famiglia dei Baschi (Orvieto) fino a che tra il 1264 e il 1265 il comune guelfo di Camerino, per fronteggiare l’invadenza di quello di Foligno, offrì protezione e difesa alle comunità montane di confine; di conseguenza gli abitanti della Rocchetta, comprendente i villaggi di Cesi, Costa, Corgneto, Acqua Pagana, S. Martino e Civitella; e quelli della comunità di Percanestro, comprendente i villaggi di Colle Lepre, Col Pasquale, Voltellina, Collecurti, S. Croce, Attiloni, Forcella ed Elce si staccarono dal dominio dei Baschi e fecero atto di dedizione al comune di Camerino.
Segno di questa soggezione fu l’impegno di pagare ogni anno 26 soldi per famiglia; inoltre gli abitanti della Rocchetta avrebbero offerto un palio di seta in occasione della festa di S. Venanzo o di quella dell’Assunta, una libbra di cera quelli della comunità di Percanestro e Elce, così queste terre furono incluse nel distretto del comune di Camerino.
Queste comunità sì reggevano con un proprio statuto applicato da un podestà camerinese, che provvedeva anche all’amministrazione della giustizia in prima istanza.
Dall’autorità del comune nel ‘400 la comunità costituita dai castelli di Acquapagana, Attiloni Forcella, Borgo, Castello d’Elce, Cesi, Civitella, Collelepri, Corgneto, Costa, Dignano, San Martino, Taverne, Voltellina e Collecurti, passò quindi sotto la signoria dei ‘da Varano sempre di Camerino.
Con l’Unità d’Italia furono inglobate nel Comune di Serravalle del Chienti.
Nel 1927 15 frazioni del comune di Serravalle fra cui Forcella, chiesero di passare al comune di Foligno, ma la richiesta, pur approvata dal consiglio comunale di Foligno, non ebbe seguito.
 

Aspetto

Il paese ha perso l’identità castellare ed ha assunto l’aspetto di un borgo di pendio; restano comunque piccoli scorci, portali in pietra e fabbricati che fanno ancora pensare all’antica storia dell’abitato.
Conserva ancora due chiese, la prima nella parte bassa dell’abitato dedicata a San Giovanni Battista e la seconda nella parte alta dedicata alla Madonna della Pietà.
 

Fonti documentative

https://www.comune.serravalledichienti.mc.it/rocca-di-percanestro-e-castello-d%E2%80%99elce/

https://www.qsl.net/ik6cgo/dci/percanestro.htm

https://it.wikipedia.org/wiki/Serravalle_di_Chienti

 

Mappa

Link coordinate: 42.956621 12.943752

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