Castello di Fondi – Foligno (PG)
Cenni Storici
La più antica menzione della località si ha in una carta di Sassovivo del giugno 1160.
Il possesso da parte di tale monastero di beni situati in Fondi è testimoniato nella prima metà del secolo successivo almeno da altri due documenti (1229 e 1231).
Nel 1225, della località si dava l’indicazione patrimoniale-fondiaria curtense: “omnia ea que (…) tenent (…) in curte de Fundi“.
La corte passò sotto il controllo del Comune di Foligno nel corso del Duecento.
Nella rubrica trentottesima dello Statuto comunale trecentesco, che disponeva l’elezione dei 40 bàiuli, messi del Comune, uno era destinato alla villa Funni.
Il paese figura nella carta che Egnazio Danti dedicò all’Umbria nella Galleria delle Carte geografiche in Vaticano (1581).
Fino al terremoto del 1997, erano in attività tre allevamenti di mucche da latte, mentre attualmente è rimasto un solo pastore con il suo gregge.
Nel passato aveva una certa rilevanza la produzione della calce, che veniva realizzata all’interno dei calcinai.
L’assetto di Fondi è costituito dall’alternanza di edifici isolati e di piccoli agglomerati, in entrambi i casi dall’impianto molto semplice. Il centro, di sicura origine medievale, nulla conserva degli edifici originari.
Le abitazioni e le costruzioni rurali hanno una certa qualità architettonica, anche se in parte modificate in tempi recenti.
Nei pressi, in uno spazio mattonato un tempo adibito ad aia, si trova una costruzione circolare coronata da una copertura emisferica e chiusa sul davanti da due sportelli; tale manufatto, realizzato sopra una cisterna alimentata dall’acqua proveniente dai tetti, è stato costruito nel 1850 e restaurato nel 1928 nelle forme tipiche delle zone montane.
Fonti documentative
F. Bettoni M. R. Picuti – La Montagna di Foligno Itinerari tra Flaminia e Lauretana – Edizioni Orfini Numeister 2007
Da vedere nella zona
Chiesa di Sant’Andrea di Cariè
Chiesa di Santa Maria Assunta
Parco naturale della Palude di Colfiorito