Castello di Ficareto – Todi (PG)


 

Cenni Storici

Ubicato ai limiti orientali del territorio comunale, con Viepri e Castelrinaldi quali comunità vicine è, in effetti, più massetano che tuderte, a comporlo sono quattro case, una chiesina intitolata oggi a San Giovanni e una dimora fortificata, il Castello, ridotta purtroppo a rudere.
Sono questi i limiti e al tempo stesso i pregi e il fascino di Ficareto.
Secondo il Mancini il nome sarebbe derivato dalla presenza in loco di molte piante di fico.
L’ipotesi non è poi così assurda se si pensa che abbiamo paesi chiamati Castagneto, Cerqueto, Cerreto, Mandorleto, Olmeto, ecc..
Non trovando tracce che indichino insediamenti dalle nobili famiglie tuderti così impegnate all’eterne lotte fratricide per la conquista del potere, si deve dedurre che il borgo è stato sempre sotto l’influenza politica dello Stato Pontificio.
Non a caso tutto il percorso storico di Ficareto è cronologicamente marcato dalle varie comparse di visitatori apostolici e dai più o meno importanti prelati che vi hanno governato.
Dalle cronache più antiche risulta che sin dal 1322 era presente un ospedale dedicato a San Francesco. Il sito è altresì attestato nel 1381 in un protocollo notarile di Ser Francesco di Nicolò.
L’antica chiesa parrocchiale (fin dal settecento caduta in rovina) era intitolata a San Giovanni, poi il titolo è stato ereditato dalla chiesa di San Rocco, sita appena fuori del castello.
Da Ficareto ebbe origine la famiglia Giulivi, che poté vantare, nei secoli passati, uomini illustri, sia laici che ecclesiastici.
Nella macchia di Santa Lucia, che rigogliosa si stendeva nei pressi della villa, fu ucciso, l’anno 1647, Ludovico Astancolle da certi “vaccari maremmani“, ai quali il bollente aristocratico aveva vietato l’ingresso nei suoi pascoli.
Oggi a Ficareto ci sono quattro case, una chiesina intitolata oggi a San Giovanni, e una dimora fortificata, il Castello, bisognosa di restauro.
 
 
 

Chiesa di San Rocco

La chiesa di San Rocco, oggi intitolata a San Giovanni, sorge fuori dalle mura del castello di Ficareto.
Edificata, probabilmente, intorno alla prima metà del 500.
Il 27 settembre 1574 il visitatore apostolico Camaiani, vescovo di Lucca, ci descrive la chiesa dedicata a San Rocco come un edificio in buono stato di conservazione e degno di lode.
Essa è curata dalla Comunità del castello di Ficareto che la considera di più facile accesso per i fedeli sparsi per le campagne.
Officiante della chiesa è Don Orlando Luci da Massa Martana, al quale spetta anche l’ufficio di San Giovanni entro le mura (di Ficareto).
L’altare maggiore è ornato da una pala con l’immagine della Vergine con in braccio il Redentore e, al lato, San Rocco, che il visitatore apostolico raccomanda di restaurare e difendere dall’umidità.
Nella seconda visita apostolica risalente a circa venti anni più tardi il Possevino annota che la chiesa di San Rocco esercita sempre la cura delle anime della comunità di Ficareto ed è affiliata alla compagnia del SS. Sacramento.
Ha due altari e cinque tombe e gode di arredi in argento molto belli.
Il 27 febbraio 1608 il vescovo di Todi Marcello Lante parla di San Rocco come di un oratorio sulla strada da Monticello a Ficareto.
Esso, pur risultando restaurato di recente, presenta comunque un tetto pericolante che va rifatto. Ordina che le pitture della Madonna e dei Santi Giovanni e Rocco siano poste al centro dell’altare maggiore perché attualmente risultano ai lati ed in modo non conveniente.
Adiacente alla chiesa vi è una sacrestia.
La compagnia del SS. Rosario ha in questa chiesa una bella e recente immagine ed un altare.
Un’ ulteriore documentazione si trova nel puntuale Dizionario Topografico Tudertino dell’Alvi nel quale si ricorda come alla fine del ‘300 nella chiesa di San Giovanni, prima, e San Rocco poi, esercitava Jus patronato la casa Astancolle che peraltro era feudataria del contiguo castello di Monticello.
In tale fonte la chiesa di San Rocco appare custodita dalla Confraternita del SS. Rosario di Ficareto che officiava al suo interno su un altare portabile.
La chiesa di San Rocco, dopo questa data, non è più citata nelle visite pastorali successive ma sappiamo, dalla visita del Formaliari dei 1748, che la chiesa parrocchiale di Ficareto dedicata, come già detto, a San Giovanni, ha tre altari di cui uno dedicato alla Compagnia dei SS. Rosario dal 1710.
Probabilmente da quella data il titolo di San Giovanni, dalla diruta parrocchiale entro le mura, è definitivamente trasferito a beneficio della Chiesa di San Rocco.
Oggi la chiesa è di proprietà privata.
Oggi la chiesa è di proprietà privata e seppur intitolata a San Giovanni sull’architrave reca però un’invocazione a San Rocco (“Sancte Roche ora pro nobis“).
Nel primo altare di sinistra è posta una statua lignea raffigurante San Pasquale Baylonne, dietro un affresco di modesta qualità e non ben conservato raffigurante un Santo Vescovo davanti a un paesaggio.
Sulla pala d’altare è raffigurata una Crocifissione, con ai piedi del Cristo San Carlo Borromeo San Giovanni Battista.
 

Fonti documentative

Todi e i suoi castelli di Franco Mancini
Todi e i suoi circuiti del paesaggio
L’acqua dei castelli di Massimo Rocchi Bilancini

http://www.parrocchiadicollevalenza.com/parrocchia/storia/storia_09.htm

 

Nota di ringraziamento

Si ringrazia il gentile proprietario che ha consentito di far foto alla sua chiesina, ci tiene a precisare che il piccolo disordine è temporaneo, in effetti è molto ben curata.
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Mappa

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