Castello di Dunarobba – Dunarobba (TR)
Cenni Storici
Il suo centro storico si sviluppa lungo la principale Via dell’Arco.
Dunarobba, il cui nome deriva probabilmente dal latino Gens Dunnia, fece parte di quel vasto territorio che Ottone I re d’Italia donò il 13 febbraio 962 ad Arnolfo, capostipite degli Arnolfi, una delle più importanti famiglie del Medioevo.
Fu fortificato dai suoi discendenti intorno all’anno Mille.
Tra il 1282 e il 1284 questa località fu depredata dai Narnesi che effettuavano improvvise scorrerie, poi sconfitti e dispersi dalla cavalleria Todina.
Come tutti i castelli del tempo, anche Dunarobba doveva risolvere problemi di difesa: a tal proposito si legge nelle “Riformanze” che nel 1591 il Comune di Todi dette licenza, tramite i Massari, di costruire una porta con ponte levatoio.
Particolarmente curiosa è una storia che racconta che nel 1605 a Dunarobba viveva una certa donna Ursina, figlia di un tal Gregorio, la quale con parole segrete ed attraverso l’uso di medicinali, sciroppi e pozioni da lei preparati riusciva a curare mali ritenuti incurabili dai medici del tempo.
Da questa attività Ursina trasse una certa ricchezza per sé e la sua famiglia, attirandosi però addosso i sospetti di essere una strega.
Nel 1809, il territorio venne associato a Todi e Amelia, mentre nel 1816, tornata la dominazione pontificia, passò a Montecastrilli.
Infine, nel 1975, con la costituzione del comune di Avigliano Umbro, passò a quest’ultimo.
Presso la Chiesa della Madonna delle Grazie troviamo un affresco del XVII secolo, la “Madonna con Bambino“.
Nel territorio di Dunarobba possiamo inoltre ammirare Santa Vittorina, una delle diciannove pievanie nelle quali nel Medioevo si divideva il contado di Todi.
Dipendevano dalla pievania di Santa Vittorina molti castelli, tra cui Avigliano, Civitella Mollimale, Dunarobba, Sismano, Montecastrilli.
Vi si trovava un interessante altare paleocristiano che, secondo la leggenda, conteneva i resti della Santa ed un cippo scolpito sulla fronte, recante il simbolo dell’Agnello e della Croce con l’iscrizione “Ad onorem beate mortyris” purtroppo oggi scomparso.
Nei pressi del borgo esiste una rocca fortificata, ora adibita a residenza, in origine sede di una guarnigione militare detta la Fortezza; essa è di base quadrata, esaltata da quattro torri angolari di forma semicircolare. Possiamo osservare i due ordini di cornici e beccatelli che la coronano.
Il paesaggio delle campagne circostanti è costituito da una sequenza di piccole colline, di ineguagliabile bellezza.
Fonti documentative
http://www.prolocodunarobba.it/
Da vedere nella zona
Foresta Fossile di Dunarobba
Castello di Farnetta
Castello di Montecastrilli
Chiesa di Santa Vittorina
Chiesa di San Lorenzo in Nifili