Castello di Corciano (PG)
Cenni Storici
Tipico castello medioevale umbro, sorge a 13 Km da Perugia sulla SS 75 bis per Siena.
Il caratteristico “borgo”, racchiuso nella sua alta cinta di mura, lunga quasi un chilometro, conserva ancor oggi numerose testimonianze storiche e artistiche, segni tangibili di una comunità un tempo molto attiva.
Passeggiando lungo l’anello murario si può godere di un vastissimo panorama che, valorizzato dall’imponenza del vicino e verdeggiante Monte Malbe, spazia dal Monte Amiata fino a Todi, estendendosi dal Trasimeno ai Monti Tezio ed Acuto.
Le origini di Corciano non possono essere ricostruite con esattezza, dal momento che non esiste una documentazione certa.
Storici perugini, tra i quali il Ciatti, fanno risalire l’origine del nome a Ciano Razzeano, figlio di Giano, fondatore, quest’ultimo, di Perugia.
Secondo la leggenda, contenuta nel Codice Vaticano 4834, Corciano fu edificata da Coragino, compagno di viaggio di Ulisse.
La tradizione popolare, ormai consolidatasi, vuole che il nome Corciano significhi semplicemente “cuore di Giano”.
Verosimilmente, però, Corciano è un termine di origine prediale romana, alla cui base sta il nome di Curtius o il personale latino Coricius o Corisius.
Nel contado perugino, data la posizione geografica strategica, ubicata nei pressi dell’importante rete viaria per Roma e il Mezzogiorno, Corciano rappresentò per Perugia un avamposto di difesa e fu da sempre legato alle vicende politiche della città.
Nonostante manchino fonti storiche sicure su cui basarsi, si può supporre che il castello, forse di origini etrusco-romane (come attestano alcuni resti nella parte alta del borgo ed il ritrovamento di una necropoli etrusca nelle vicinanze), dopo il flagello delle devastanti invasioni barbariche, fu sottoposto al doloroso giogo di diverse dominazioni e non sfuggì di certo al triste sistema del regime feudale.
Le tracce più antiche della presenza dell’uomo (alcuni frammenti di utensili su lama di selce e vari frammenti di vasi in impasto non tornito) risalgono al Neolitico.
La scoperta di due vasi cinerari (conservati nell’Antiquarium del palazzo Comunale) segnalano la presenza umana in un periodo compreso tra il IX e l’VIII secolo a.C.
Tra il III e il I secolo a.C. si formarono numerosi nuclei abitati (in genere di piccole dimensioni) dediti prevalentemente all’attività agricola e a quella artigianale.
L’area, nota archeologicamente per il famoso ritrovamento ottocentesco della tomba dei carri bronzei risalente alla seconda metà del VI secolo a.C. subì, quattro secoli più tardi, un forte processo di sviluppo probabilmente in relazione alla crescente richiesta di travertino utilizzato per la produzione di urne, cippi funerari, ma soprattutto per la costruzione della città urbana di Perugia.
I primi documenti risalgono a dopo l’anno Mille che ne attestano la sua esistenza.
Nel 1136 papa Innocenzo II conferma il Castrum de Corciano al Vescovo di Perugia e lo stesso castello è citato nell’elenco delle ville e dei castelli presenti nel territorio perugino nell’anno 1258.
La stretta dipendenza con Perugia portò i soldati corcianesi a combattere contro Todi che aveva occupato parte del territorio perugino: nel 1310 respinsero i tuderti fino alle porte della loro città.
Tra il 1415 e il 1416 il castello subì il tentativo di conquista da parte del Capitano di ventura Braccio da Montone, che, espulso da Bologna, con le sue truppe si dirige in Umbria seminando distruzione e morte, tenta di conquistare Corciano, ma la cittadina si difende valorosamente e mette in fuga le truppe di Braccio.
I Magistrati perugini, come compenso per l’eroica difesa, esentarono Corciano da ogni tassa per cinque anni, ma Braccio non si ferma: dopo aver conquistato 120 castelli nel territorio perugino, torna a Corciano che, non potendo sopportare un nuovo assedio, gli apre spontaneamente le porte.
Nel XIV secolo Corciano passò, come quasi tutta l’Umbria, nell’orbita dello Stato della Chiesa e divenne feudo dei Duchi della Corgna che avevano la loro residenza nell’attuale palazzo Comunale.
Nel 1809 l’esercito napoleonico stabilì a Perugia il Governo imperiale e Corciano venne eretta a Mairie.
Il 9 novembre 1860 viene pubblicato il plebiscito per l’annessione della Provincia di Perugia al Regno d’Italia: 97.000 voti favorevoli e 386 contrari.
Curiosità
Nell’anno 1310 Le truppe perugine sconfissero i Tuderti a Montemolino che per l’occasione fu distrutto e le pietre trasportate a Perugia come trofei.
Due di queste furono murate nella Porta della Vittoria di Corciano dove ancora si trovano sopra l’arco in memoria.
Su di esse fu scalpellinata questa scritta in caratteri gotici:
SUB · M · CCCX · DIE · V · SE
PTEB · COMUE · TUDERTI
FUIT COE US DEBELLA
TU · ET · DE POTE MOTIS
MOLINI SENTES · LA
PIDES APORTATI ·
(Il 5 settembre Nel 1310 il Comune di Todi fu sconfitto dal Comune di Perugia e furono asportate queste pietre dal ponte di Monte Molino)