Castello di Collelungo – San Venanzo (TR)
Cenni Storici
Collelungo è citato in un catasto del 1292 dell’Archivio Storico di Perugia, come antica «Villa collis longis» e fu sempre sotto la giurisdizione del territorio di Orvieto, da qui l’esatta denominazione del posto: Collelungo di Orvieto.
Dal XIII secolo in poi fu sempre sotto ha giurisdizione di questa città, di cui era un avamposto che dominava non solo la sottostante via fluviale del Tevere, ma anche parte della media valle del Tevere.
Nel 1295 il Comune di Orvieto per difendere la sua libertà e combattere contro le città vicine: Todi, Viterbo, Arezzo aveva chiesto in prestito a Monaldo Monaldeschi la somma di 1222 fiorini; a guerra finita il comune non era riuscito a saldare il suo debito e allora cedette i “Beni della Montagna” (monte Peglia) con tutte le terre vicine di Melonta, Terracane, Castelvecchio, S. Venanzo, Rotecastello, Ripalvella, e Collelungo alla Famiglia dei Monaldeschi i quali provvidero a fortificarlo.
Nel 1394 Monaldo di Bernardo di Monaldo feudatario di parte guelfa per la protezione di Papa Bonifacio IX ebbe la conferma di questi beni come di tutto il territorio montano alla destra del Tevere, compreso tra le città di Orvieto e di Todi.
Nel 1816 fu appodiato al comune di San Venanzo.
Aspetto
Presenta ancora imponente la cinta muraria medievale comprese alcune torri di difesa.
All’interno del castello c’è la vecchia chiesa castellare dedicata a S. Mattia Apostolo, non più officiata, dove sono visibili preziosi affreschi del XIV e XV secolo testimonianza di arte e di fede.
E’ da qui che proviene l’affresco del 1300 della cosiddetta Madonna della Luce che si venera nell’attuale chiesa parrocchiale, oggi santuario diocesano, costruita da Don Salvatore Nucci nel 1929.
Fonti documentative
Opuscolo in loco
http://www.comune.sanvenanzo.tr.it/
P. Caruso – San Venanzo le sue frazioni, la sua gente ieri e oggi – 1996
Da vedere nella zona
Chiesa di San Mattia Apostolo
Santuario della Madonna della Luce