Castello di Collelungo – Foligno (PG)

Il castello dominava la strada che conduceva ai Piani Plestini insieme al dirimpettaio castello di Salvino ora distrutto e abbandonato ma affascinante per la sua posizione dominante.

 

Cenni storici

Posto a 14 km da Foligno, il Castello di Collelungo (q. 696), vanta una bellissima ubicazione da cui si gode un vasto panorama chiuso verso sud-ovest dal monte di Pale con il quale Collelungo era collegato attraverso un antico sentiero che transitava per il Trivio di Sostino.
Faceva parte di un fitto reticolo di difesa della strada che da Capodacqua conduceva ai Piani Plestini e da li all’Adriatico; infatti in poco più di cinque chilometri si contano diversi punti di controllo: La Rocca dei Trinci a Capodacqua, il Castello di Salvino, la rocca di Galestro e il castello di Collelungo.
La più antica menzione della località si ritiene ascrivibile all’Ottavo secolo dopo Cristo, come risulterebbe da un documento dell’abbazia di Farfa (Sabina).
Si ritiene, infatti, che una transazione del 756 tra il re longobardo Astolfo e il monaco Fulcualdo titolare dell’abbazia, nel chiamare in causa, tra gli altri, anche un “Gualdus nominatur Longone” si riferisse al nostro Collelungo.
Una carta di Sassovivo ma più tarda (1160), attestante una donazione al monastero di San Stefano in Gallano, menzionava beni esistenti in vari luoghi, tra cui in “Colle Longu“, ma una seconda redazione del documento (sempre del 1160) faceva riferimento a beni in “Curie de Collelungi“, attestazione dell’ordinamento agrario curtense.
Una successiva menzione nel secolo seguente (1225), citando ancora Santo Stefano in Gallano ne attestava la dominanza fondiaria in un contesto di economia curtense: “omnia ea que (…) tenent (…) in Collelongo cum omni sua curte“: tutti i beni che detengono in Collelungo con “tutta” la sua corte.
Di lì a poco (1235) si sarebbe appreso che la località era inclusa nella circoscrizione della Valle del Topino, diretta dipendenza della Sede apostolica per il tramite della Camera provinciale di Spoleto, ma entro lo stesso Duecento sarebbe maturato l’assorbimento nella giurisdizione di Foligno.
Il paese deve aver avuto una centralità relativa alla microzona di pertinenza; si può considerare rivelatrice l’esistenza (al 1670) di un Monte del Grano.
L’abitato, segnalato come “Colle lungo” nella Galleria delle Carte in Vaticano (1581), ha un nucleo originario di origine medievale e occupa una posizione di crinale nella parte più alta del rilievo.
L’edificato è composto da quattro blocchi compatti di costruzioni formati dall’accorpamento di più unità abitative di piccole dimensioni, con le stalle e le rimesse poste al piano terra e le abitazioni al piano superiore.
Gli edifici conservano in qualche caso tipologie e caratteri architettonici di pregio d’epoca medievale: facciavista di blocchetti di pietra rosa disposti regolarmente ed aperture di forma arcuata sottolineate da laterizi disposti per taglio.
La chiesa spicca dal resto dell’abitato con la sua mole imponente e sovrasta in altezza il resto delle costruzioni.
Poco distante dal centro, ad una quota del terreno leggermente inferiore, si trova il piccolo cimitero locale; esso è costituito da un semplice muro di cinta che racchiude un numero esiguo di sepolture, che testimonia il progressivo spopolamento del centro negli anni successivi alla sua realizzazione.
Oggi il paese è abitato da diverse famiglie, solo poche persone però ancora lavorano in loco con la pastorizia, l’agricoltura e con il legname, gli altri fanno i pendolari verso le aree industriali della vicina Foligno.
Il fontanile campeggia all’ingresso del paese e ha la doppia funzione di alimentare l’abbeveratoio per gli animali e riempire le vasche per il lavaggio dei panni.
La chiesa del paese santa Maria Assunta, è stata restaurata dopo il terremoto del 1997 ma non è ancora attiva, è però aperta e si possono vedere gli affreschi dell’abside.
 

Festività del paese

La festività principale cade il 15 agosto, Assunzione della Vergine.
In onore di San Francesco di Assisi si effettua una processione lungo le strade del paese, ventidue giorni dopo la Pasqua.
Gli abitanti partecipavano anche alla ricorrenza di San Matteo, celebrata il 24 settembre nella chiesa della Madonna di Ricciano o di San Matteo, festività a cui prendevano parte anche le comunità di Pisenti e di Tesina.
A Collelungo si celebrava anche l’Immacolata Concezione, 1’8 dicembre, mentre il primo di giugno si andava in pellegrinaggio alla Madonna delle Grazie di Rasiglia.
 

Fonti documentative

F. Bettoni M.R. Picuti – La Montagna di Foligno, Itinerari tra Flaminia e Lauretana – 2007
 

Da vedere nella zona

Chiesa di Santa Maria Assunta
 

Mappa

Link coordinate: 43.000000 12.812981

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