Castello di Colle San Paolo – Panicale (PG)
Cenni Storici
Percorrendo la provinciale Pievaiola, dopo circa 3 chilometri da Tavernelle si incontra un bivio che conduce a Colle San Paolo, antico castello medievale, che formò insieme a Mongiovino e Montali un baluardo difensivo straordinario a protezione dei confini perugini verso Panicale.
Nel 1399 il Consiglio dei priori di Perugia decretò di esentare il castello dal pagamento delle tasse per due anni a causa delle misere condizioni degli abitanti.
Nel 1443 Colle San Paolo fu occupato dalle milizie del venturiero Ciarpellone, condottiero audace e bellicoso, insieme a Macereto e Montegualandro.
Nativo di Pescia, per anni fedele a Francesco I Sforza, Ciarpellone si stabilì a Paciano, a guisa di signore, restandovi qualche mese.
I Perugini seppur in ristrettezze finanziarie si dettero da fare per racimolare i denari necessari al riscatto del castello di Piegaro, pagando al Ciarpellone il grano che vi aveva trovato e “(che dicevano essere intorno a mille somme) a vinti bolognini per mina” (approssimativamente 1.350 q. per un valore di 28 bolognini al q.).
Solo a questo prezzo, i 200 fanti lasciati di guarnigione se ne andarono, portando però con sé i prigionieri per i quali poi si dovette pagare il riscatto.
Nel 1444 Colle de S. Paolo era accatastato per 754 libre, aveva 21 uomini atti alle armi e 28 famiglie.
Nel 1484 il castello ottenne da Perugia la somma di 20 fiorini destinata al rifacimento della cinta muraria; i lavori furono portati a termine nel 1495 poiché, con l’appellativo di caserma, passò sotto il contado di porta Eburnea: contava 125 abitanti che salirono a 150 nel 1501.
Aspetto
Nel secolo XVII il castello passò a privati e fu trasformato in residenza-fattoria dopodiché è stato ristrutturato in vari appartamenti; oggi appare ben conservato e abitato.
Si presenta con imponente portale d’ingresso merlato alla guelfa e controscarpato, affiancato da un torrione su cui svetta il campanile.
Nella torre d’ingresso, sopra l’ arco, si possono leggere queste parole in una lapide di marmo:
“NOLAE COMUNITATIS COLLOCATO ANNO DOMINI MLCCXCV EXPLETA EST EX INULCENTIA NOB: FAMILIAS CAPRAUTI EX INSTRUM. ROG. DOMINICI TASSI DIE X MARTII”.
Da interpretarsi così: “una non meglio identificata comunità di Nola nel 1795 ha ristrutturato una parte del castello per concessione della nobile famiglia Capra con rogito del 10 maggio del notaio Domenico Tassi“.
Chiesa del Castello
La chiesetta, sconsacrata, ora in ristrutturazione per essere adibita ad abitazione privata, era una chiesa filiale della parrocchia di Colle S. Paolo e sorge a poche decine di metri dal castello.
Si presume sia stata costruita all’inizio del 1500 ed era denominata prima “Madonna del Giardino”, poi anche “Madonna delle Grazie”.
L’edificio presenta una pianta rettangolare ad unica navata con una lunghezza di m. 10,30 ed una larghezza di m. 4,50.
La facciata presenta una piccola finestrella, e un oculo sopra la porta, mentre un’altra piccola finestra è sulla parete sinistra all’altezza del presbiterio.
Nella parete di fondo, c’è il frammento di un affresco rappresentante la Madonna seduta con il Bambino in braccio ed ai lati S. Sebastiano e S. Rocco.
Fu dipinto nel XVIII secolo perché nella visita del vescovo Alberici il 7 ottobre 1733, la stessa immagine era ancora su tela.
Nella metà della chiesetta più vicina all’ingresso c’erano tre tombe comuni: due a sinistra. con chiusura e relativo riquadro in travertino (su quella più vicina alla porta erano incise, intrecciate, le lettere maiuscole HE) ed una a destra, coperta da una semplice pietra.
A questa chiesetta erano intestati nove piccoli appezzamenti di terreno le cui superficie, variavano da 270 a 1960 mq., per un complessivo di circa 7.000 mq., coltivati ad olivi, viti e bosco.
La chiesa era attiva fino alla metà dello scorso secolo.
Fonti documentative
D. Amoni – Castelli Fortezze e Rocche dell’Umbria – Quattroemme 2010
G. Cerbini – Storia di Colle San Paolo ( Comune di Panicale; diocesi di Perugia – Città della Pieve ) – 2005