Castello di Civitella Benazzone – (PG)
Cenni Storici
Antico castello nato forse intorno alla fine del XI secolo, è adagiato su una collina a 440 metri di altezza sopra della valle del fiume Resina che poco dopo si getta nella sponda sinistra del Tevere.
Secondo uno storico romano, il borgo nacque sulle rovine di Vesionica, un piccolo centro abitato dai “vesicationes“.
In merito all’etimologia del nome pare che questo derivi da qualche importante personaggio locale (accanto a Benazzone troviamo anche i nomi di Benzoni o Bonizzone).
Il castello era una pertinenza della sottostante Abbazia di San Paolo di Valdiponte chiamata poi, nell’anno 1468, Abbazia Celestina in onore degli abiti celesti dei canonici di san Giorgio.
Nel 1186 Enrico VI ne affidò la signoria a Perugia.
Nell’agosto del 1361 vi si rifugiarono i nobili perugini, che avevano partecipato alla congiura di Tribaldino per consegnare la città all’Albornoz.
I popolani inviarono subito truppe ed essi scapparono a Tuono, dove furono presi e decapitati.
A partire dal 1376,i Priori perugini concessero a Civitella Benazzone il privilegio di tenere ogni domenica un mercato al quale potevano partecipare anche gli abitanti di Villa Prezzonchio.
Nel 1381 fu di nuovo occupata da fuorusciti: fu recuperata per il comune da Paoluccio di Nino dopo trattative pacifiche.
A causa della sua posizione strategica sulla val Tiberina, Civitella Benazzone fu contesa più volte tra Perugia, Firenze e le truppe del Papa.
Nel 1402 infatti fu presa da truppe pontificie e fiorentine e recuperata dal comune perugino l’anno dopo.
Nel 1406 questo ordinò che si fortificasse il castello.
Fu occupata da Braccio nel 1411 il quale procurò al castello ingenti danni, per cui fu esentata dalle tasse.
Nel 1412 fu espugnata da Ladislao di Napoli.
Nel 1446 fu esonerata dai dazi focatici, perché fossero riparate le mura.
Nel 1489 fu occupata dagli Oddi fuorusciti: attaccati dai Baglioni e da Paolo Vitelli seppero respingerli ma non evitarono ingenti danni al castello.
Il 10 giugno 1491 il castello venne dato alle fiamme da Giampaolo Baglioni, Camillo Vitelli e Paolo Orsini che qui affrontarono i fuoriusciti perugini di Bernardino Ranieri, conseguentemente fecero smantellare le mura e bruciare i raccolti nelle campagne.
Aspetto
Il castello, seppur urbanizzato, conserva parte della sua cinta muraria e ben conservate le due porte d’accesso.
L’interno presenta vicoli stretti con contrafforti che sostengono edifici medievali con portali in pietra di notevole fattura.
All’interno della porta valle persistono degli affreschi decorativi e vi è stato messo a protezione del castello un quadro della Vergine con Bambino.
Fonti documentative
M. TABARRINI – L’Umbria si Racconta – 1982
ONORIO ANTONINI – Castelli, Monasteri, Ville ed Eremi dell’Alta Valle Tiberina – 1991
http://turismo.comune.perugia.it/poi/civitella-benazzone-e-abbazia-celestina
https://it.wikipedia.org/wiki/Civitella_Benazzone
https://www.mondimedievali.net/castelli/umbria/perugia/civitella.htm
http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=45911
Da vedere nella zona
Chiesa dei Santi Andrea e Biagio