Castello di Cisterna – Acquasparta (TR)
Cenni Storici
Nei pressi di Firenzuola è il piccolo castello di Cisterna, che conserva un interessante edificato e la minuscola Chiesa di Santa Lucia.
La sua storia è collegata a quella di Firenzuola, nel 1406 costituirono un’unica entità politica e amministrativa dotata di propri statuti.
Il papa Alessandro VI in data 29 aprile 1502 solleva le Terre Arnolfe, tra cui Cisterna, dalla soggezione a qualsiasi autorità superiore e in special modo da quella a Spoleto o a Terni, affidandola al governo del consiglio dei Chierici della Camera apostolica.
Nel 1527, Porzano, Macerino, Firenzuola e Cisterna si affidarono spontaneamente alla protezione del Comune di Spoleto, per sottrarsi al rischio delle incursioni di Colonnesi e Lanzichenecchi, reduci dal Sacco di Roma.
Il 1° aprile 1545, Cesi ottenne per sé, per Macerino, Colle Campo, Porzano, Firenzuola, Cisterna e Scoppio, che in avvenire non lo si potessero cedere ad alcun privato.
Nel 1606 le Terre Arnolfe erano ridotte alle sole comunità di Macerino, Colle Campo, Porzano, Firenzuola, Cisterna e Scoppio, ed ebbero in quell’anno rinnovati gli statuti.
Nel corso della visita pastorale del 1712 monsignor Carlo Giacinto Lascaris annotò che il villaggio di Cisterna, con quattro fuochi, dipendeva dal castello di Firenzuola.
Nel marzo del 1798 le truppe francesi occuparono l’Umbria e Firenzuola entrò a far parte del dipartimento del Clitunno, alle dipendenze di Spoleto che ne era la capitale.
Nel 1808, con l’annessione dello Stato Pontificio all’Impero francese, entrò a far parte del dipartimento del Trasimeno, sempre con capitale Spoleto.
In questa fase storica le comunità di Firenzuola e Cisterna, unite, contavano 97 abitanti.
Con la restaurazione pontificia Cisterna con annessa Firenzuola, diviene appodiata di Acquasparta, soggetto a quella Podesteria nel Distretto di Terni, Delegazione e Diocesi di Spoleto; contava 118 abitanti, nel 1859 contava 183 anime che vivevano in 30 famiglie, ciascuna con la sua casa.
A Cisterna in occasione della festa di Santa Lucia, il 13 dicembre, all’interno della piccola cappella dedicata alla Santa martire si svolge una celebrazione liturgica.
Il nome del castello induce a pensare che in antico vi fosse un grande invaso artificiale, pozzo o cisterna, per l’attingimento di acqua per usi comunitari.
Nelle vicinanze si trova una bella fonte con un grande lavatoio.
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
Fonti documentative
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S. Nessi – S. Ceccaroni – Da Spoleto a Sangemini – Itinerari Spoletini 3, Spoleto, 1975
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S. Panti – Firenzuola e Perchia (due Castra rurali nell’antica signoria degli Arnolfi) – Centro italiano di studi sull’alto Medioevo, Spoleto 2000
Indice alfabetico di tutti i comuni, appodiati, frazioni, ed annessi dello Stato Pontificio. Colla indicazione della respettiva Legazione , o Delegazione, in che sono compresi; del Distretto Governo, e Podesteria, da cui dipendono, delle Diocesi, alle quali sono essi soggetti , e coll’epilogo in fine dei Distretti, e Governi di ciascuna Legazione, e Delegazione. Roma 1828
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