Castello di Cibottola – Piegaro (PG)
Cenni Storici
Piccolo castello, eretto prima del secolo X, posto sulla cima (m 471) di uno dei rilievi che delimitano il Nestore vicino a Pietrafitta,
Diverse sono le ipotesi proposte dagli specialisti sull’origine del nome Cibottola.
Per alcuni discenderebbe da “Cibonia“, antichissima località etrusca, sulle cui rovine sorse poi il castello.
Per altri deriverebbe da “Cibizio” Lucumone, nato nel 662 a.C. a Perugia.
Più articolata l’ipotesi secondo la quale il primitivo nome della località sarebbe stato Castello di San Bartolomeo (essendoci in loco anche il convento di San Bartolomeo).
Soltanto nella seconda metà del XI secolo avrebbe assunto il nome di Cibottola, in onore di Maurizio Cybo, fratello di papa Innocenzo VIII e governatore di Perugia.
Al Cybo, genovese, stava particolarmente a cuore la località tanto da istituirvi una pretura e alcuni granai popolari, chiamati “horreola“.
La zona rivestì un’importanza fondamentale per Perugia, già a partire dal ‘200, per la ricchezza di cave d’arenaria di pertinenza dell’abbazia di San Pietro, da cui si ricavava la pietra serena che, lavorata in conci, era utilizzata nell’edilizia urbana.
Nelle carte del 1282, Cibottola era ancora priva di mura, veniva infatti appellata “Villa“, apparteneva alla potente famiglia dei Montemelini e vi abitavano circa 375 persone.
Nella prima metà del secolo XIV venne fortificata (nel 1380 un censimento dei priori perugini la classificava ancora come “Castrum“).
Nel 1416 accolse Braccio Fortebraccio da Montone che qui ricevette gli ambasciatori fiorentini che tentarono invano di dissuaderlo dal marciare contro Perugia dopo aver vinto la battaglia di Sant’Egidio (il 12 luglio 1416), sette giorni più tardi Braccio entrò trionfalmente in Perugia che lo acclamò suo signore.
Cibottola mandò le chiavi del castello quale atto di sottomissione, come fecero pure i castelli di Agello, Piegaro e Paciano.
Nel 1428, quando fu istituita la magistratura del capitano del contado con residenza a Castiglion Fosco (soppressa l’8 ottobre 1580), Cibottola doveva contribuire al suo mantenimento con 14 fiorini d’oro.
Nel 1462 e nel 1554 fu esentata dal pagamento di una parte delle tasse affinché provvedesse alla riparazione delle mura.
Nei primi anni del ‘500 era feudo dei Crispolti, quando Ugolino (Crispolti) il 19 novembre 1503 fu ucciso nella sua casa a Perugia dai sicari di Giampaolo Baglioni.
Intorno alla metà del ‘500 il castello era passato agli Scotti.
Nei primi anni del ‘700 il castello e la tenuta di circa 1000 ettari furono acquistati dai Tocchi, ricchi proprietari terrieri.
Durante il periodo della Repubblica Romana, sotto il governo sostenuto dalle armate francesi, Cibottola prima fu inclusa nel cantone di Marsciano (legge del 10 maggio 1798) per poi passare in quello di Panicale dal 1809 al 1814.
Con il ritorno dello Stato della Chiesa, Cibottola divenne castello “appodiato” del comune di Piegaro, essa conservò la propria autonomia fino all’annessione al Regno d’Italia, quando divenne frazione dello stesso comune.
Aspetto
Dell’antico insediamento, dipendente dal contado di porta Santa Susanna e poi di porta Eburnea di Perugia, si conserva la porta d’ingresso con il battente del ponte levatoio, un’alta torre ettagonale.
La torre che ha una base con sette lati, è alta circa 20 metri.
Nella torre è stata posta una grande campana di cinque quintali, dono di Pietro Tocchi, rettore dell’Università di Perugia, nel 1850.
Alla fine del Novecento è stata restaurata e adibita a torre civica.
Inoltre conserva gran parte della cerchia muraria con un torrione angolare circolare e un praticabile cunicolo sotterraneo, lungo 500 metri, che dall’abitazione del castellano conduce lungo il pendio del colle.
All’interno del complesso esisteva un antico ospedale, documentato dal 1397 al 1493, adiacente alla parrocchiale di San Fortunato, eretta intorno al Mille, che contiene un ciclo di affreschi di scuola umbra.
Curiosità
Una leggenda, avvalorata dagli storici locali, tra cui il perugino Annibale Mariotti, sostiene che il nucleo abitativo di Cibottola sia databile addirittura all’anno 1330 della fondazione del mondo; si tratta di una datazione secondo l’uso bizantino, che fa risalire l’inizio del mondo all’anno 5508 avanti Cristo.
La datazione bizantina o costantinopolitana fu utilizzata, in Italia, fino al secolo XVII.
Fonti documentative
D. Amoni – Castelli Fortezze e Rocche dell’Umbria Quattroemme 2010
Da vedere nella zona
Abbazia dei sette Frati
Castello di Gaiche
Ruderi del convento francescano di San Bartolomeo