Castello di Casigliano – Acquasparta (TR)
Cenni Storici
Casigliano è un castello sito nel comune di Acquasparta, in provincia di Terni.
Probabilmente il luogo era abitato già in epoca romana, secondo gli scrittori latini Appiano e Dione, truppe di legionari della gens Casilena furono inviate in questa zona (assieme alle loro famiglie e ad altre truppe), vicino a Tuder, da Ottaviano.
L’aspetto originale era quello di una villa, chiusa da mura; nel medioevo fu distrutta prima dai barbari e poi dalle lotte con i ghibellini.
Nel 1519 vi fu costruito un castello dai suoi abitanti,su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane, con funzione residenziale, contiguo alla preesistente Rocca che si erge al suo interno.
Ludovico degli Atti, che era tornato dalle crociate, dove comandò l’esercito papale, lo ebbe in dono dal pontefice.
Nel 1543 vi soggiornò Paolo III, di ritorno a Roma dopo aver incontrato l’imperatore Carlo V d’Asburgo.
Nel 1553, al termine di un banchetto, fu perpetrata una strage da parte dei Cesi di Acquasparta nei confronti degli Atti, loro parenti: questo atto concluse la faida instauratasi anni prima, per la supremazia su Todi.
Il principe Corsini di Firenze lo acquisto per 495.000 scudi nel 1605, direttamente dalla Corte pontificia: tuttora, i suoi eredi, lo posseggono e ne curano la ristrutturazione.
Chiesa parrocchiale di San Biagio
La Chiesa parrocchiale di San Biagio sorge al centro del castello; l’origine dell’attuale impianto è cinquecentesca, realizzato come sopraelevazione della sottostante cripta trecentesca.
L’esistenza di una chiesa parrocchiale in Casigliano è però testimoniata a partire almeno dal XIII secolo.
Nel 1285 la parrocchia contava 41 fuochi e 205 anime.
Su una nicchia della parete esterna destra è apposto un cippo datato 1618.
Aspetto esterno
Le pareti esterne dell’edificio sono intonacate; la facciata, sormontata da un timpano triangolare, si presenta stretta tra due cantonali in mattoni, caratterizzata dal portale d’accesso, posto su quattro gradini esterni, la cui articolata cornice con colonne corinzie è realizzata in coccio pesto, e da due finestre laterali collocate in posizione più elevata.
Interno
Il tempio si presenta ad aula unica, coperta con volta a botte ribassata, sviluppata su quattro campate sorrette da sottarchi, con zona presbiteriale rialzata di un gradino, ed absidiola sulla parete di fondo, voltata con botte a tutto sesto.
L’ambiente liturgico interno, intonacato e tinteggiato di bianco, è caratterizzato da decorazioni in stile tuscanico, con la presenza di due cappelle laterali, di cui una con altare completo in muratura, aperte in corrispondenza della prima campata.
A Sinistra dell’ingresso, in corrispondenza con la controfacciata si ammira un bel fonte battesimale; sulla parete di sinistra si apre una cappella con una statua del Cristo.
A seguire si trova una tela raffigurante San Michele Arcangelo.
L’altare, realizzato nel 1970, è costituito da colonna in rame con sovrastante mensa marmorea.
Dietro l’altare è una tela raffigurante il santo titolare.
Sulla parete di destra si nota un affresco distaccato raffigurante la Madonna in trono col Bambino coronata da angeli tra i santi Sebastiano e Rocco.
Segue una cappella con una statua della Madonna e, ai lati, due affreschi.
La cripta sottostante, voltata con vele in mattoni posti di coltello, è dotata di una absidiola semicircolare e di un altare costituito da cippo e mensa medioevali in travertino; in essa si trovano allineati i sarcofagi di alcuni appartenenti alla famiglia degli Atti.
I sarcofagi sono di marmo bianco con il monogramma cristiano circondato da una corona di spine ai lati, insieme allo stemma degli Atti, con fondo diviso orizzontalmente, a destra un leone in piedi e a sinistra tre fasce ed una stella in alto.
Nei sepolcri riposano le ossa di Virginia dei duchi Aquitani, moglie di Angelo Atti e parente dei Cesi di Acquasparta, Ludovico degli Atti prode e celebre guerriero, Cecilia Sforza madre di Angelo e le ossa delle sorelle.
Fonti documentative
http://www.comune.acquasparta.tr.it/
http://www.beweb.chiesacattolica.it/
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.