Castello di Arezzo – Spoleto (PG)
Cenni Storici
Piccola villa appartenente alle Terre Arnolfe, ora sovrastata dall’omonima diga sul torrente Marroggia.
Non se ne hanno molte notizie, probabilmente non ha mai avuto autonomia amministrativa, nel 1332 dipendeva dal vicino castello di Firenzuola.
Il piccolo abitato è tutto raccolto intorno a un’antica e alta torre, pur privo di elementi architettonici di spicco si presenta ben conservato, grazioso e ordinato.
Sopra l’abitato si scorgono i resti del Palazzo, un antico centro formatosi attorno alla rocca della famiglia Equitani di Cesi.
Inizialmente fu una struttura militare poi trasformata in residenza estiva della famiglia che nel frattempo aveva assunto il nome di Cesi.
Probabilmente è poi passato in proprietà alla nobile famiglia Benedetti Montevecchio di Spoleto.
L’edificio contava ben 60 stanze, disposte su tre livelli, e si affacciava sul corso del fiume Maroggia, prima della costruzione della diga, vigilando sulla importante Strada Romana che univa Spoleto a Sangemini.
Aspetto
Ora è in completa rovina, avvolto da vegetazione ed è pericoloso accedervi.
I resti di muri su cui si aprono eleganti finestre trecentesche, scantinati con eleganti volte, cumuli di pietre e quello che resta di una vaga decorazione cinquecentesca suggeriscono ancora gli antichi splendori della costruzione.
Fonti documentative
FAUSTI LUIGI – I Castelli e le Ville dell’antico contado e distretto della città di Spoleto
NESSI-CECCARONI, Da Spoleto a Sangemini, Itinerari Spoletini 3, Spoleto, 1975
http://www.milleglicini.it/index.php?option=com_content&view=article&id=31&catid=21&Itemid=162&lang=it
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.