Castello delle Rocchette – Massa Martana (PG)

La struttura è di proprietà privata e in buono stato di conservazione grazie ai lavori di restauro eseguiti nel tempo.

 

Cenni Storici

Sopra una collina, lungo la strada Bastardo-Todi con deviazione verso Castelvecchio, si erge questo piccolo castello delle Rocchette.
Il complesso era sorto, all’inizio, come un luogo fortificato a controllo delle vie che passavano ai piedi del colle ed era costituito da una sola torre di vedetta come sembrano indicarci i nomi “Turris Symonis et Mariani” o “Roccha Symonis et Mariani” (Torre o Rocca di Simone e di Mariano) con i quali viene citato il fortilizio nei documenti dei secoli XIV e XV, i più antichi finora ritrovati.
L’appartenenza a Simone e Mariano, ricordati nei documenti catastali come nobili di Castelvecchio, ci indica che apparteneva al complesso difensivo del castello citato.
In conseguenza della sua funzione militare dovette subire attacchi e distruzioni, infatti nel 1337 fu assalito da Catalano degli Atti che ne rovinò una parte, dopo un inutile tentativo contro Castelvecchio.
Due anni più tardi, nel 1339 venne completamente restaurato da Antonio di Mariano dei nobili di Castelvecchio, come attesta il bassorilievo, murato all’interno di una sua casa, con la raffigurazione di una rocca merlata alla ghibellina e con l’iscrizione: “SUB ANNO D(OMI)NI MILL(ESIM)O CCC XXXVIIII REPARATUM E(ST)”.
Nel 1400 passò ad Angelo di Mattiolo.
Negli anni successivi, in particolare nel corso del 1400, anche in seguito della distruzione di Castelvecchio, il complesso passò ad altri proprietari che lo ampliarono e lo fortificarono con la costruzione della cinta muraria e di alcune torri, delle quali la più imponente rimane quella a destra della porta d’ingresso (recante lo stemma di Todi del sec. XVI), a forma cilindrica.
Nel registro della “sommetta della libbra” del 1441 l’insediamento viene citato col nome del nuovo possessore e detto “Roccha Angeli Mactioli“.
Tra il 1434 e il 1444 vi si rifugiarono molti abitanti di Castelvecchio, il cui castello era stato distrutto da Francesco I Sforza signore di Todi, poiché gli abitanti “erano di lor natura molto inclinati ad assassinare et rubbare le genti che passavano da quelle bande“.
Dalla seconda metà del secolo XV comincia a comparire il nome di “Rocchetta“, per l’esattezza il primo documento finora ritrovato è del 24 febbraio 1451 e nei secoli successivi si registrerà un notevole accrescimento delle famiglie e delle persone in essa dimoranti per lo più, come si è detto, provenienti dal distrutto Castelvecchio, tanto che, nel 1571, il parroco di Viepri, dalla cui giurisdizione religiosa dipende anche la Rocchetta, vi annota la presenza di 68 anime.
L’accresciuta presenza umana, che dal secolo XVI fino al 1807 oscillerà tra un minimo di 33 abitanti nel 1650 ad un massimo di 61 nel 1761, rese necessaria, oltre ad un probabile ampliamento dei fabbricati, anche la costruzione di un piccolo oratorio dedicato alla Beata Vergine Maria e sotto l’invocazione della Santissima Concezione.
L’oratorio, che risulta già costruito prima del 1568, viene visitato il 6 maggio di quell’anno dal vescovo Angelo Cesi che lo trova in perfette condizioni, amministrato da santesi, scelti tra gli stessi abitanti della Rocchetta, e sotto la giurisdizione della parrocchia di Viepri.
L’oratorio, di piccole dimensioni, è decorato con pregevoli affreschi che spaziano dal XVI al XVIII secolo.
Nei secoli successivi fu adibito ad abitazione di contadini e contava circa 20 persone.
Il 10 febbraio 1917 moriva a Roma Angelo Cortesi, proprietario del maniero, e con il suo patrimonio, comprendente anche Le Rocchette, venne costituito l′ Ospizio degli Inabili al Lavoro.
 

Nota

Nel 1581 il signore del castello Benedetto di Cecco commissionò la pittura della sacra immagine raffigurante la Madonna di Loreto col Bambino, ora nel santuario della Madonna di Castelvecchio, al pittore Pietro Paolo Sensini (Todi, 1555 ca-1632) e risistemò una maestà in una cappella devozionale che costeggia la strada nelle vicinanze di Castelvecchio.
 

Fonti documentative

http://www.comune.massamartana.pg.it/

Castelli Fortezze e Rocche dell’Umbria di Daniele Amoni Edizione Quattroemme 2010
Cartellonistica presso la chiesa di Santa Maria di Castelvecchio
 

Da vedere nella zona

Ruderi del castello di Castelvecchio
Chiesa della Madonna di Castelvecchio
Chiesa di Sant’Ippolito
 

Mappa

Link coordinate: 42.838917 12.515157

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