Casali San Silvestro – Scheggino (PG)
Cenni Storici
I casali sono posti su un terrazzamento di dimensioni importanti, al di sopra della rupe che scende verso il sottostante abitato di Scheggino, proprio di fronte ed in asse con il monte Coscerno.
Si raggiungono percorrendo l’antica strada che da Scheggino conduceva a Spoleto, transitando per Ospedalicchio e Borgiano, prima del valico occorre prendere una deviazione a sinistra.
Vi è attestata un’antica chiesa, dedicata a San Silvestro e citata nel trecentesco Codice Pelosius.
Della chiesa si conserva una modesta parte della struttura muraria, realizzata utilizzando piccole pietre locali legate da malta.
Da quel poco che rimane sembra essere di origine preromanica.
L’edificio poggiava sul podio di un tempio romano orientato in direzione del Coscerno, realizzato in blocchi di opera quadrata di calcare locale, dalle dimensioni variabili, all’incirca cm 60x60x80.
Le dimensioni del manufatto sono di 6,18 metri per il lato corto e circa 11 metri per quello lungo, emerge per un’altezza massima di circa un metro.
Mancano elementi certi per una datazione, era sicuramente esistente nell’epoca imperiale, non è escluso che risalga all’epoca repubblicana o che vi sia stata una preesistenza del periodo italico, ipotesi che solo uno scavo archeologico potrà chiarire.
Nei pressi si trovano i resti di una serie di case coloniche dirute, ove è presente numeroso materiale di reimpiego proveniente dal tempio, organizzate intorno a una piccola chiesa anch’essa dedicata a San Silvestro, ma di più recente costruzione, ora in stato di abbandono e trasformata, in epoca imprecisata, in abitazione privata.
Alla Chiesa è addossato un ambiente voltato, di cui si ignorano le funzioni, forse una cisterna, al suo interno si trova una macina, probabilmente romana.
A monte un altro casale a più piani conserva al pianterreno tracce di un ambiente destinato alla vinificazione.
Un altro casale, in epoca moderna adibito a stalla, conserva tracce di più nobili origini, con bei portali in cotto e, all’interno, un bell’arco murato.
Nota di ringraziamento
Si ringrazia l’amico Marco Barbarossa che mi accompagnato a trovare il luogo
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
Fonti documentative
http://padis.uniroma1.it/bitstream/10805/2314/1/Da%20Spoletium%20a%20Nursia.pdf