Casa Trappetti – San Giacomo di Spoleto (PG)
Cenni Storici
Il singolare edificio, ex casa Profili, si trova sul tratto della Flaminia che attraversa il borgo di San Giacomo. Probabilmente era sede di una confraternita o oratorio.
Nel XIX secolo l’edificio era adibito ad abitazione rurale, con stalle e fondi al di sotto del piano stradale, come mostrato da vecchie foto.
Ora le stalle son trasformate in negozi, mentre la scala esterna ha subito un brutale intervento che l’ha resa inaccessibile.
In alto a destra è raffigurata l’Annunciazione: l’Arcangelo Raffaele e la Madonna sono separati da un clipeo in cui è l’Eterno benedicente.
L’affresco è riferibile alla corrente pittorica fiorita a Spoleto negli anni cinquanta – sessanta del XV secolo, fortemente influenzata dal linguaggio figurativo introdotto da Benozzo Gozzoli a Montefalco e rappresentato da Jacopo Zabolino da Vinciolo, da Bartolomeo da Miranda, cui forse è da attribuire l’affresco, e da una schiera di anonimi, tra i quali il pittore delle curiose Storie di sant’Antonio Abate nella chiesa campestre nei pressi di Beroide.
A sinistra sono dipinte, in alto, una Madonna col Bambino e, in basso, entro una nicchia un tempo ornata da un serto vegetale, una Madonna in trono col Bambino benedicente.
L’immagine della Madonna col Bambino posta in alto, di delicata fattura, ma, purtroppo, assai malridotta è la più antica.
La sottostante è molto ben conservata, grazie alla nicchia che la racchiude, di mano più scadente, è però interessante, poiché nel tipo facciale e nella coloritura, rappresenta uno dei primi riferimenti ai dipinti di Filippo Lippi nella tribuna del duomo di Spoleto.
Allo stesso pittore è attribuibile un’immagine raffigurante la Madonna del Latte, contenuta in un’edicola della vicina via Belgio.
Fonti documentative
https://www.montagneaperte.it/edicolesacre/spoleto-san-giacomo-corso-flaminio-spo140/
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.