Casa di terra e paglia – Ostra Vetere (AN)

Cenni Storici

La casa di terra e paglia di Ostra Vetere, acquistata dall’Amministrazione comunale nel 1979, è stata restaurata sul finire degli anni ottanta e costituisce il primo intervento pubblico nelle Marche, se non addirittura in Italia, volto al recupero di un manufatto in terra cruda. La pratica di costruire abitazioni in terra e paglia è da sempre diffusa nella regione Marche, soprattutto nella zona media collinare. Gli edifici, noti con il nome di “atterrati”, cioè agglomerato di terra, indicava la casa fatta di fango impastato per lo più con ciottoli di fiume e paglia, diffusa non solo nelle campagne ma anche all’interno degli abitati. La terra impiegata per la costruzione veniva resa plastica attraverso l’aggiunta di acqua versata nelle pozze adiacenti e impastata con i piedi o battute con pertiche snodate, quindi si poteva aggiungere del degrassante come la cenere. Successivamente si immetteva il materiale inerte, ovvero quegli elementi che servivano a rendere solida la terra, che potevano essere erba secca sminuzzata, paglia, sterco e pietrisco. Di qui o si formavano dei blocchi compattati che venivano sovrapposti a fresco oppure venivano utilizzate delle cassaforme di legno mobili collocate in sito, dentro le quali comprimere la malta; o più semplicemente, plasmare a mano la terra direttamente sulle pareti, normalmente larghe non meno di un metro. In elevato, si procedeva a più riprese, lasciando prima asciugare la parte già realizzata. L’atterrato di Ostra Vetere, abitata sino alla fine degli anni ’60 del novecento, è una casa semplice, essenziale, costituita da pochissimi vani, che si sviluppa in altezza per due piani, più la copertura. La pianta è rettangolare, tutto l’edificio ha uno zoccolo in laterizio cotto posto leggermente “a scarpa” fino all’altezza del primo solaio. La cucina con focolare era localizzata al piano seminterrato, insieme ad un altro locale presumibilmente utilizzato per il ricovero del bestiame, con accesso autonomo dall’esterno. Una scala interna in legno conduce al piano superiore riservato alle camere. La copertura è realizzata con coppi poggiati su pianelle. Il recupero della casa di Ostra Vetere si è rivelata una enorme fonte di conoscenza, una miniera di acquisizioni, oltre che l’occasione di riproporre un sistema costruttivo antico quanto l’uomo ma di cui si erano in parte perdute le pratiche modalità costruttive.

Per approfondimenti maggiori: www.comune.ostravetere.an.it

 

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