Cappella rurale di Santa Maria di Zancati – Paliano (FR)

L’affresco originale raffigurante la Madonna è conservato nella chiesa Collegiata di Sant’Andrea.

 

Cenni Storici

Paliano sorge su un colle alto 476 metri, in posizione strategica a dominio della valle del Sacco; è circondato da un verdeggiante paesaggio collinare, in parte coperto da boschi di querce, uliveti e vigneti e più esternamente da montagne (Scalambra, Lepini, Prenestini, Ernici).
Produce olio e il noto vino rosso cesanese.
Paliano fu abitato anticamente dagli Ernici e poi dai Romani.
A pochi km dal centro, al 36° miglio della via Prenestina (SS155 di Fiuggi), c’è un piccolo cimitero paleocristiano del V secolo, scoperto nel 1919; consiste in un dosso costellato di pietre tombali e in un cunicolo a catacomba con breve corridoio, con ai lati centinaia di loculi.
A Paliano nacque Moele Tosi, che dopo aver militato nella compagnia di ventura dei capitani Fabrizio e Prospero Colonna, combatté con Ettore Fieramosca e contro i Francesi nella celebre disfida di Barletta (15 febbraio 1503).
 

Il paese

Il centro storico della città, medioevale e rinascimentale, presenta angoli di grande interesse; è circondato dalle mura castellane e sovrastato dalla fortezza Colonna (sec. XVI), fatta erigere in cima al colle da Marcantonio Colonna nella seconda metà del ‘500.
Oggi è un carcere, ma è possibile visitarne le sale affrescate durante le giornate dedicate; uno degli affreschi rappresenta il ritorno di Marcantonio Colonna dalla battaglia di Lepanto.
A Marcantonio è dedicata anche la piazza principale della città, con la fontana seicentesca a puttini bronzei; su di essa si affacciano la chiesa collegiata di S. Andrea, il Palazzo Picchia (sec. XV) con portali e finestre in peperino nero e il Palazzo Ducale (1620) con la sala delle armi che conserva i trofei di guerra tolti ai Turchi a Lepanto.
I saloni del piano nobile hanno dipinti del XVII e XVIII secolo, tra cui un ritratto di Marcantonio Colonna di Scipione Pulzone e uno del papa di famiglia Martino V copia del Pisanello.
La rinascimentale Collegiata di S. Andrea Apostolo (sec. XVI) presenta sull’architrave d’ingresso due grandi stemmi lignei; l’interno è barocco con tele del Caracciolo e sculture berniniane.
Al centro dell’abside è la straordinaria pala ovale del Martirio di S. Andrea; ai lati dell’altare maggiore due angeli lignei candelofori.
Nella cappella in fondo a sinistra gigantesca statua lignea di S. Andrea, di curiose fattezze, sotto una cupoletta ornata di bizzarre figure, sirene, aquile, fiori.
 

La Madonna di Zancati

Nella cappella in fondo alla navata a destra dell’altar maggiore, puro esempio di arte barocca, è una Maternità con S. Francesco e S. Giovanni e l’affresco della Madonna di Zancati, rinvenuto l’8 settembre del 1630 nella chiesa del diruto Castello di Zancati, nella campagna palianese tra S. Maria di Pugliano e S. Procolo, ove ora resta una cappella rupestre.
Il culto alla Madonna di Zancati nella città di Paliano è antico e trasmesso di generazione in generazione.
La cappella fu fatta erigere e decorare da Filippo I Colonna negli anni 1632-34, al fine di ospitare l’immagine della Madonna con Bambino accanto a due angeli e ai lati i santi Francesco e Giovanni Battista, detta di Zancati dal luogo del rinvenimento.
Vuole la tradizione che l’affresco si trovasse in una grotta scavata entro il masso della collina di Zancati e che un ufficiale comunale lo scoprisse casualmente nel 1630.
L’immagine, ritenuta miracolosa, fu trasportata il 2 dicembre 1632 in S. Andrea e posta in una macchina lignea sopra l’altare maggiore; il 21 novembre 1633 fu trasferita nella cappella costruita appositamente per essa.
Sulle pareti laterali della cappella due dipinti ottocenteschi del pittore Tirinelli di Serrone (una Assunzione di Maria e una Annunciazione), donati alla Collegiata dalla nobildonna palianese Colomba Tucci e dal Canonico Fabriani.
 

Il territorio

Nella campagna sotto Paliano, che per estensione, ondulazioni del terreno, strade bianche e alberi sul filo delle colline considero bella quasi quanto quella toscana, al quinto km della strada provinciale n. 21 (Palianese), che si stacca a sinistra dalla Via Casilina poco prima di Colleferro, si incontra il bivio per San Procolo, una contrada rurale di Paliano.
Si percorre la sua strada fino a una croce di ferro (ricordo dimissioni dei Padri Passionisti del 1937 e del 1984); qui si devia a destra per la stradina asfaltata che in circa 1 km raggiunge una collina con, a sinistra della via, capannoni e silos colorati di rosso.
Siamo nella Valle di Zancati, vasta zona rurale fino a qualche decennio fa caratterizzata dal grande latifondo del cav. Pizzirani, uno dei primi proprietari terrieri di Paliano, cui facevano riferimento molte famiglie di contadini; oggi l’Arci Caccia ne ha fatto una zona di rispetto per l’addestramento dei cani.
Dai grandi depositi colorati può iniziare una camminata che, seguendo un cartello lungo una strada bianca che aggira la collina, in poco meno di 1 km scende dolcemente fino a un grande bivio: è l’area con i resti del castello medievale di Zancati.
Il castello, distante 5 km a sud-est di Paliano, occupava un sito già abitato in epoca romana: alcuni tratti delle sue mura poggiano infatti su altre formate da grossi blocchi squadrati.
E’ citato per la prima volta nel 1233, in un atto di donazione di beni in questo territorio.
Nel Medioevo ebbe grande rilevanza: i primi baroni di Zancati furono probabilmente i conti di Segni, famiglia che dette il celebre papa Innocenzo III.
Il castello, ricordato anche nelle Fonti Francescane, era collegato alle vicine fortezze di Torre dei Piscoli e di Castel Mattia (Castellaccio).
Nel 1345 in base al consumo alimentare si deduce che fosse un vero villaggio.
Nel 1424 gli abitanti di molti castelli tenuti dai Conti di Segni, tra i quali quello di Zancati, furono assolti da Martino V da censura e pena.
Nel 1427 lo stesso pontefice concesse il dominio del castello alla sua famiglia Colonna, ma nel 1473 tornò di nuovo ai Conti; in quell’anno alcuni cittadini di Zancati, dopo la loro scarcerazione, si misero al servizio del cardinale Giovanni Colonna.
Nel 1501 Alessandro VI Borgia concesse il feudo di Zancati alla sua famiglia, ma all’inizio del XVI secolo, forse nel 1504, il castello fu distrutto.
Al passaggio del Re di Francia Carlo VIII erano signori di Zancati gli Annibaldi di Anagni; Prospero Colonna li cacciò ma mentre egli era diretto a Napoli con l’esercito del re, quelli ripresero il castello e cacciarono gli ufficiali lasciati dal Colonna; perciò al suo rientro Prospero prese il castello e lo distrusse.
Nel 1522 era disabitato e nel 1534 una Bolla di Clemente VII trasferiva i beni della chiesa di S. Giovanni di Zancati alla chiesa di S. Andrea di Paliano.
Fabrizio e Prospero Colonna donarono la metà della tenuta a Giovanni Brancaleone di Genazzano, un altro degli eroi della disfida di Barletta; la parte restante la ottenne la famiglia Tucci-Savo, dalla quale l’acquistò il Cav. Pizzirani, ultimo proprietario.
 

La grotta-cappella della Madonna di Zancati

Scendendo dal bivio a sinistra per 6-700 metri, la strada bianca raggiunge una valletta erbosa alla base della collina, solcata da un fosso e ombreggiata da grandi alberi.
A un lato di questa, scavata in un costone tufaceo poco distante dai ruderi del castello, è l’antica e suggestiva grotta-cappella della Madonna di Zancati, da cui proviene l’affresco della Madonna col Bambino veneratissimo dai Palianesi, rinvenuto l’8 settembre 1630 e tre anni dopo trasferito nella cappella in fondo alla navata destra della collegiata di S. Andrea.
L’opera è stata attribuita recentemente al pittore Petrus, monaco o converso benedettino, artista di formazione tardogotica di scuola marchigiana, attivo nell’area di Subiaco nella seconda metà del ‘400.
Dentro la cappella rupestre, che fa parte della parrocchia di S. Maria di Pugliano, oltre al quadro sull’altare e a un altro donato da un devoto, c’è una riproduzione a stampa della Vergine, che ha in braccio il Bambino Gesù reggente in mano un globo terrestre diviso in tre parti con i nomi dei tre continenti allora conosciuti (Asia, Africa, Europa); nell’aureola della Vergine è scritto:
Sancta Maria Mater Omnium“.
L’intestazione della stampa dice:
Maria SS. di Zancati che si venera nella Insigne Collegiata di Paliano, manifestatasi l’8 settembre 1631“.
Segue una preghiera:
Vergine Santissima di Zancati, che dal trono ove i nostri padri collocarono la Tua Immagine non cessasti mai di profondere grazie e favori ai tuoi devoti, volgi anche a noi gli occhi Tuoi misericordiosi e benigni. Salvaci, o Madre, dalla corruzione che dilaga, dall’empietà che trionfa, dall’indifferentismo che impera. Allontana dal nostro capo l’ira vindice del Tuo Divin Figliuolo Gesù. Proteggi la città di Paliano che tu volesti scegliere a tua dimora e salvaci dai pericoli che incombono. Infondi alle nostre intelligenze la sapienza dei forti per vincere le tentazioni del nemico ed ai nostri cuori l’amore per il bene. E nell’ora suprema della morte nascondici sotto il Tuo manto e l’anima conduci dove regna per sempre la pace. E così sia. Con approvazione ecclesiastica. A cura del Comitato di San Procolo“.
Sotto l’altare c’è questa lapide:
La sirena del mare, nelle ore brune della notte, donò il latte ad un’(sic!) assetato pargoletto. Evangelisti Letizia in Proietti offre a Maria di Zancati per grazia ricevuta nella mezzanotte del 1° gennaio 1929. A perenne ricordo“.
La festa della Madonna di Zancati si celebra il 2 dicembre.
Gli unici segnali dal mondo percepibili da questo luogo hanno il suono festoso delle campane del convento dei Passionisti di S. Maria di Pugliano, sulla collina di fronte.
 

Nota

Il testo e di Stanislao Fioramonti, le foto sono di Francesco Fioramonti. La visita è stata effettuata il 29 ottobre 2014.
 

Fonti documentative

Paliano – Chiesa Collegiata di S. Andrea, Cenni storici e artistici – note nella stessa chiesa, s. d.
Licurgo Pacitti – Storia della Terra di Paliano – 1983.
Don P. Martinuzzi, P. Isola, L. Urso – La Peregrinatio Mariae nella Diocesi di Palestrina con la statua della Madonna della Pace – Paliano 2007.
 

Mappa

Link alle coordinate: 41.765518 13.064962

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