Borgo di San Placido – Ussita (MC)
Cenni Storici
Da Castelsantangelo sul Nera, si raggiunge, dopo qualche tornante, il villaggio di S. Placido, frazione del comune di Ussita, formato da poche e vecchie case, sorte nel secolo XIV, alcune delle quali ornate di portali in pietra dei secoli XV e XVI. Le case stesse, abbandonate da tutti i locali, sono state acquistate negli anni ’70 da famiglie maceratesi, che le hanno restaurate per trascorrervi il week-end e la villeggiatura estiva ed invernale.
Nella piccola chiesa parrocchiale di S. Placido (o S. Eustachio, nome portato dal santo fino alla sua conversione), del ’300, si notano:
sull’altare maggiore, una elegante cornice del ’500 con tela dipinta ad olio dalla sigma Francesca Sili nel 1924, raffigurante S. Placido con il cervo; una tela ad olio con la Madonna della Rosa o del Pian della Croce (quest”ultima denominazione le deriva dal fatto che nel mese di giugno di ogni anno veniva trasferita processionalmente, per l’estate, nella cappella “La Madonnella”, situata sul pianoro, dove si congiungono le strade provenienti dalle due valli). La Madonna, che sospende la lettura per guardare misticamente il Bambino seduto sulle ginocchia, ha lineamenti dolci e delicati, il paffuto Bambino ha sguardo sereno ed accattivante. L’ignoto autore segue la scuola di Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato (1605-1685), che produsse piccoli dipinti di Madonne soffuse di misticismo e dalle linee raffaellesche; nell’altare di sinistra la Madonna del Rosario porta la firma di uno sconosciuto e mediocre pittore vissano, “Lucas de Cappillis Vissanus pinxit – Iacobus Prosperi Sanctissimae Dei Genitricis devotione sua posuit 1641”; una tela del ’700 con S. Antonio da Padova; una statua della Madonna in terracotta del secolo XVI ed un caratteristico fonte battesimale in pietra datato 1657. Nella sacrestia sono modesti affreschi con la Madonna (sec. XV) ed episodi della vita e del martirio di S. Placido (sec. XVI).
La Fonte
Il manufatto é costruito probabilmente nel sec. XIV, periodo intorno al quale si forma il nucleo abitato di San Placido. Intorno alla metà del sec. XX la fonte é probabilmente ampliata e viene aggiunto il lavatoio coperto con vasche in cemento.
Ado Venanzangeli “L’ALTO NERA, VISSO, USSITA, CASTELSANTANGELO SUL NERA –
STORIA ETNOGRAFIA – ARTE GUIDA DEGLI ITINERARI TURISTICO CULTURALI”