Borgo di Pito – Acquasanta Terme (AP)


 

Cenni Storici

Donato a Farfa nel 1039 da Hilperino, figlio di Tiburga e Ladi sua moglie, figlia di Hildoino.
Pito riemerge alla storia dopo quasi quattro secoli, nel 1407, con la chiesa di S. Savino nella quale elegge la sua sepoltura Gentilessa da Umito, ed un po’ più tardi, nel 1439, con la chiesa di S. Giorgio per il quale riceve la nomina donpno Petro Paulo de Accumulo.
E’ tra i più antichi paesini del territorio d’Acquasanta.
Il Sindicato di Montacuto trova, sul colle all’ingresso di Pito, il suo centro vitale da metà ‘400 a tutto il ‘500. sul pendio che degrada dolcemente verso il torrente vi è San Lazzaro, centro dapprima di incontro e poi sede del Parlamento. Oggi gli edifici sacri a Pito sono quattro: Chiesa di San Savino, Chiesa di San Giorgio, Chiesa di San Giacomo e l’edicola di San Giacomo, ma in passato ve n’erano sei. Una chiesa di S. Antonio, non meglio ubicata, figura nel’500 come centro di incontro e festa montanara, forse nel mese di gennaio. Per l’occasione si smerciavano cappelli a centinaia e si vendeva carne per raccogliere i fondi utili alla chiesa. Un’altra chiesa era dedicata a S. Ambrogio. Dalla relazione del Vescovo Camaiani (1571) sembra che S. Giorgio sia addirittura una cappella di questa chiesa: 10 anni più tardi il notaio di Castiglioni, eroga alcuni fiorini per una pittura da farsi nella chiesa di S. Ambrogio.

Chiesa di San Savino
E’ chiamata anche San Sabino e serve Pito, Pozza e Castiglioni. Il documento più antico risale al 1407, nella quale elegge la sua sepoltura Gentilessa da Umito.

Chiesa di San Giorgio
E’ situata all’interno del paese e il documento più antico risale al 1439 quando donpno Petro Paulo de Accumulo riceve la nomina canonica.

Chiesa di San Giacomo
La chiesa di San Giacomo è situata sopra il poggio. Qui ancora mezzo secolo fa, si seppellivano i morti nelle fosse carnaie, sono ancora lì le pietre tombali con il grosso anello di ferro. La chiesa è ornata da affreschi del cinquecento.

Edicola di San Giacomo
All’entrata, sotto la chiesa del poggio, si trova l’edicola di San Giacomo, di struttura rinascimentale, quasi una cappella, tre piccole pareti e il tetto con copertura tradizionale di coppi. L’ingresso aperto con un bell’arco posato sui due stipiti, rivela l’intenzione di costruire un’edicola alla vista di tutti. Sugli interni sono state affrescate figure sacre, certamente da un ignoto artista allievo del Crivelli. Secondo alcuni autori l’edicola è un resto di una cappella della Chiesa di Sant’Ambrogio.

Bibliografia:
Angela Latini e Antonio Rodilossi “Acquasanta Terme ad Aquas” progetto e stampa EuroArte S.r.l. divisione Stampa & Stampa Roma – Rimini – Milano;
Virginio Cognoli “Acquasanta: 939 – 1914 II Monografie” Grafiche Cesari Dicembre 1995.

 

Mappa

Link coordinate: 42.745946 13.428686

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